Ipotesi green pass Covid in azienda, Cavion (Confartigianato Imprese Vicenza): “artigiani si appellano a responsabilità dipendenti”

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Gianluca Cavion, presidente di Confartigianato Imprese Vicenza

Sull’ipotesi di un ‘green pass’ per i lavoratori di alcuni settori produttivi, interviene in un comunicato anche il presidente di Confartigianato Imprese Vicenza, Gianluca Cavion: “L’obiettivo delle nostre aziende, sin dai primi mesi della pandemia nel 2020, è sempre stato quello di garantire la sicurezza del luogo di lavoro, investendo nelle misure previste per ridurre al massimo il rischio di contagio e utilizzando anche, dove possibile, modalità di lavoro agile e smart”.?“Non dimentichiamo che l’impatto degli ammortizzatori sociali e i costi delle assenze per Covid sulla produzione sono stati elevati proprio e soprattutto per le imprese artigiane in cui in numero di dipendenti è ridotto e quindi anche l’assenza di un lavoratore, magari in quarantena per un contatto con un positivo, ha ripercussioni di non poco conto sul ciclo produttivo – continua Cavion-. In particolar modo, poi le imprese che sono inserite in filiere internazionali hanno difficoltà a spiegare eventuali ritardi ai proprio committenti, considerato che molti Paesi hanno approcci diversi sul tema vaccini. Il tutto, infine, diventa più difficile in questo momento in cui ci sono segnali di ripresa, in cui la fiducia degli imprenditori è alta: una battuta d’arresto adesso sarebbe forse fatale per le imprese, sicuramente pesante per il sistema Paese sul quale grava anche un debito pubblico di non poco conto”.?“Gli artigiani sono pronti a continuare nell’impegno di mantenere sicuri i luoghi di lavoro in un’ottica di piena collaborazione con i propri dipendenti, per questo si appellano al loro senso di responsabilità per una tenuta complessiva dell’ecosistema aziendale: la partita vaccinale rappresenta un esempio di totale convergenza di interessi tra datori di lavoro e lavoratori dipendenti. Deve essere infatti chiaro – conclude Cavion- che qui non è il ballo solo la vita dell’impresa ma anche, e di conseguenza, di stipendi, posti di lavoro e di un generale benessere delle nostre comunità”.