L’associazione “Vicenza solidale” ha scritto una lettera aperta al sindaco di centrodestra di Vicenza Francesco Rucco, che pubblichiamo integralmente qui di seguito, per chiedergli di accogliere le domande dei richiedenti asilo all’iscrizione anagrafica comunale, in linea con la sentenza della Cassazione che bocciava di fatto una parte dei decreti sicurezza di Salvini.
Noi cittadini e cittadine, organizzazioni della società civile, enti e sindacati, umanità che abita la città e che abbiamo costituito la Rete di Vicenza Solidale, a seguito della:
Sentenza della Corte Costituzionale del 09/07/2020 riguardo alle questioni di legittimità costituzionale sollevate dai Tribunali di Milano, Ancona e Salerno sulla disposizione che preclude l’iscrizione anagrafica degli stranieri richiedenti asilo, introdotta con il primo “Decreto sicurezza” (dl n. 113 del 2018) di cui la Corte ha dichiarato l’incostituzionalità per violazione dell’articolo 3 della Costituzione sotto un duplice profilo: per irrazionalità intrinseca, poiché la norma censurata non agevola il perseguimento delle finalità di controllo del territorio dichiarate dal decreto sicurezza; per irragionevole disparità di trattamento, perché rende ingiustificatamente più difficile ai richiedenti asilo l’accesso ai servizi che siano anche ad essi garantiti,
vogliamo ricordare al Sindaco Rucco le numerose volte in cui la nostra Rete si è rivolta a Lui, in qualità di Primo Cittadino e anche di Presidente della Provincia per sollecitare tale iscrizione, anche attraverso un Appello firmato da ben 39 realtà cittadine e presentato alla cittadinanza il 23 maggio 2019 e un Convegno alle Opere Sociali in data 19 dicembre 2019, in presenza del sottosegretario al Ministero dell’Interno, Achille Variati e numerosi ospiti e un vasto pubblico.
Lei, signor Sindaco, vorrà sicuramente dare atto a questa ricca realtà vicentina di aver rappresentato un “tesoretto” di coscienza civica fedele alla Costituzione; realtà che oggi possono affermare, senza ombra di dubbio, di avere avuto ragione a combattere questa battaglia di civiltà. E’ un gran valore infatti, per la nostra città, quello di non essere rimasti inattivi e passivi di fronte al fatto che lei, Sindaco, invece di seguire l’esempio di altri, anche di città limitrofe, si adeguava al dettato di un Decreto dai contenuti palesemente incostituzionali, pur nella condizione di fare altrimenti grazie alle sentenze di numerosi Tribunali.
Vogliamo anche segnalarLe che la conseguenza più tragica di questa sua reticenza si è realizzata durante il lockdown perché tali Richiedenti Asilo, trovandosi privi di iscrizione anagrafica, si sono visti negati gli aiuti statali e comunali, in quanto la Giunta Comunale aveva stabilito come condizione per ottenerli, proprio il possesso della Residenza, pur consapevole che per tutto il lockdown questa importante fetta di popolazione giovanile vicentina faceva letteralmente la fame. Questi ragazzi e queste ragazze, queste famiglie e questi bambini hanno subito una condizione oggi riconosciuta illegale (che sarebbe stata evitata loro con una scelta diversa) che ha fatto raggiungere quei livelli di indigenza spaventosi di cui siamo stati tutti testimoni.
La Sua Giunta, infatti, ha mostrato la più totale insensibilità verso molti abitanti della nostra città e sta tuttora perseguendo una politica che Lei definisce “securitaria”. Molti vicentini, invece, sanno bene che non si risolvono i problemi derivanti dalla piccola criminalità allontanando le persone che vivono all’addiaccio, e men che meno gettando nei cassonetti le poche cose in loro possesso, trattandosi di coperte, indumenti e suppellettili che noi stessi, cittadini di Vicenza, abbiamo donato loro e che, pertanto, sono l’unico aiuto che hanno ricevuto durante un’emergenza eccezionale, com’è stata quella pandemica da Covid-19. Non è generando ulteriore povertà, che si persegue la sicurezza, ma al contrario si genera quella insicurezza che Lei afferma di voler combattere.
Alla luce di tutte queste nostre considerazioni,
Chiediamo al Sindaco della città di Vicenza
1- di attenersi a quanto statuito dalla Corte Costituzionale in data 09/07/2020
2- di dare immediatamente ordine di fare accogliere le domande di iscrizione anagrafica ai richiedenti asilo che ne inoltrino domanda
3- che si riprenda quella politica dell’Accoglienza per la quale la nostra città si è, finora, sempre distinta
Rete Vicenza Solidale