Il tour calabrese dei pazziperiviaggi, cominciato dalla costa tirrenica con Tropea e proseguito fino al profondo sud con Punta Melito, il luogo in cui s’incontrano i due mari che bagnano la Calabria, approda ora sulla costa orientale, quella ionica, per scoprire alcune bellezze naturali come Isola di Capo Rizzuto e la fortezza di Punta delle Castella con le sue spiagge cristalline.
Ci troviamo nella provincia di Crotone e, a dispetto del nome, in realtà Isola di Capo Rizzuto non è affatto un’isola, ma un istmo collegato alla terraferma da una strada che si spinge fino al faro, ma che, purtroppo, tutt’intorno non presenta spiagge praticabili, essendo principalmente circondato da una scogliera piuttosto impervia.
Spostandosi più a nord, verso il capoluogo Crotone, si estende una interessante Area Marina Protetta con spiagge sabbiose abbastanza basse, molto rare in Calabria, soprattutto se si considera il lato tirrenico, e il Parco Archeologico di Capo Colonna, un’area storica molto interessante, in cui si può osservare l’unica colonna rimasta in piedi del tempio di Hera Lacinia, presumibilmente un tempio molto simile nella sua struttura a quelli che possiamo osservare ancora oggi in Sicilia tra Agrigento, Segesta e, in parte, anche a Selinunte.
Tuttavia, la missione dei pazziperiviaggi in giro per il Bel Paese non è solo di carattere culturale, storica e archeologica, ma anche ricreativa, infatti siamo alla ricerca delle bellezze naturali e paesaggistiche per oziare beatamente e bisogna dire che in Calabria abbiamo trovato pane (e non solo!) per i nostri denti.
A pochi kilometri ad ovest dell’istmo di Isola di Capo Rizzuto, sempre all’interno del suo territorio comunale, si trova una delle spiagge più belle che abbiamo trovato in Calabria: Punta Le Castella o anche semplicemente Le Castella. Si tratta di una lingua di sabbia dorata riparata dal vento sul versante occidentale, mentre su quello orientale si apre il porticciolo. Nella zona balneare, scelta non a caso anche da due villaggi stellati, si può ammirare, tuffandosi nelle acque calme e cristalline, la roccaforte legata da una strada pedonale al borghetto che dà il nome alla località, appunto Fortezza Le Castella.
Il sito ha origine antichissime, non è difficile credere, stando anche alle testimonianze e ai resti all’interno della fortificazione, che sia stato colonizzato sin dai tempi della Magna Grecia. Non bisogna dimenticare, del resto, che il filosofo, matematico e astronomo Pitagora, partito da Samo, in Asia Minore, fondò proprio a Crotone la sua scuola, in realtà una vera e propria setta religiosa dai tratti esoterici, nel 530 a. C.
Risale, invece, probabilmente, all’epoca del condottiero cartaginese Annibale il primo insediamento a forma di castello, infatti pare che in seguito al suo passaggio, in ritirata, da quel luogo si fosse cominciato a parlare di castra, da cui abbiamo l’attuale nome Castella/Castello.
La particolarità della fortificazione, al di là dell’imponenza attuale e del fascino che suscita un castello quasi sospeso sul mare, è relativa al fatto che, come molte strutture dell’Italia meridionale, esso porta su di sé le tracce della storia, della multiculturalità che ha attraversato da sempre le nostre terre. È bellissimo, infatti, ammirare all’interno della Fortezza il crogiolo di culture che si sono susseguite a partire dai resti affiorati: si va dai ruderi greci a quelli romani, a quelli normanni, svevi per finire poi con la struttura esterna attuale che risale all’epoca aragonese.
Oltre alle bellezze naturalistiche e storiche, non potete sfuggire nella località di Le Castella alle prelibatezze culinarie, anche perché la collocazione sulla stradina che porta alla Fortezza del pentolone che ha accolto la zuppa con dieci quintali di pesce, entrata nel Guinness World Record nel 1998, vi lascerà di sicuro l’acquolina in bocca e trovare un bel ristorantino affacciato sul mare non sarà affatto difficile.