Israele e Palestina, il 2 novembre manifestazione a Vicenza per la pace: consentite solo bandiere arcobaleno

735
pace piazza matteotti
pace piazza matteotti

Dopo le manifestazioni silenziose organizzate in tutta Italia lo scorso venerdì 27 ottobre, tra cui Vicenza con un’ora di silenzio organizzata in piazza Matteotti per ribadire l’urgenza di attivare percorsi di nonviolenza e pacificazione tra i popoli israeliani e palestinesi, giovedì 2 novembre 2023 sempre in piazza Matteotti alle ore 19.00, con conclusione prevista verso le ore 20.30, si terrà una manifestazione per la pace.

All’iniziativa ci sarà uno striscione con la scritta “Vicenza per la Pace” e sono consentite solo le bandiere della pace, nessun altro segno distintivo. Una piazza con tanti colori arcobaleno come simbolo dello sforzo collettivo di pacificazione su cui far convergere il contributo di tutti.

“Oltre alla guerra in Ucraina e alle altre guerre – scrivono gli organizzatori nel volantino di convocazione – il giorno 7 ottobre è riesploso il mai sopito conflitto israelo-palestinese, nella maniera più orribile e pianificata da tempo. Condanniamo con forza la criminale operazione militare delle milizie di Al Qassam del partito Hamas, che ha causato una inutile strage di circa 1.400 (bambini, donne e civili israeliani) e più di 3.000 feriti. Condanniamo la brutale rappresaglia di Israele con il quotidiano bombardamento della striscia di Gaza, che ha causato finora oltre 6.000 morti e 17.000 feriti e che non sembra terminare. Purtroppo ancora una volta alla violenza si reagisce con altra violenza.

Ripudiamo e condanniamo con forza la violenza perpetrata con le armi, ma anche la violenza dei sistemi oppressivi e repressivi dei diritti umani. Condanniamo la violenza degli eserciti e delle milizie, ma anche del sistema di apartheid imposto da Israele al popolo palestinese. Se si vuole la pace occorre che la comunità internazionale intervenga per far cessare il fuoco; consentire l’accesso ad acqua, cibo, elettricità e servizi essenziali agli abitanti della striscia di Gaza; fermare le pratiche di terrore per indurre i Palestinesi a lasciare la loro terra; fornire protezione internazionale alla popolazione civile di Gaza. Avviare negoziati di pace fra Israeliani e Palestinesi sotto l’egida dell’ONU che conducano ad una risoluzione giusta e duratura che riconosca il diritto di esistere di entrambe le popolazioni.

Non c’è nessuna guerra da vincere! Noi vogliamo vincere la pace facendo tacere le armi e siamo sempre dalla parte delle vittime. Condanniamo ogni atrocità, ogni forma di violenza, terrorismo e guerra, chiedendo con forza che si cessino le ostilità e si rispetti il diritto internazionale. Occorre rimettere al centro la mediazione e il dialogo: anche questa volta stiamo dalla parte delle vittime perché sono loro il punto di partenza per superare la spirale di morte che si sta vivendo in Israele e Palestina”.