Il governo di Israele ha dato il via libera alla formazione di una guardia nazionale, consegnando una vittoria al ministro di estrema destra che l’ha fortemente voluta e attirando la condanna dei funzionari della sicurezza che hanno avvertito che anche questa decisione potrebbe destabilizzare il Paese in un momento di forte crisi interna.
In una dichiarazione, l’ufficio del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che la guardia nazionale “si occuperà di situazioni di emergenza”, facendo riferimento alla violenza interna che ha accompagnato l’incursione militare di Israele a Gaza nel 2021 e le altre più o meno recenti operazioni nella Cisgiordania occupata.
L’estate del 2021, in particolare, ha visto scontri molto violenti tra cittadini palestinesi ed ebrei di Israele in città miste del Paese. Netanyahu ha appoggiato la proposta del ministro della Sicurezza nazionale Ben Gvir la scorsa settimana, in cambio del suo sostegno per far fronte a un’ampia opposizione trasversale della società in merito alla ristrutturazione del sistema giudiziario israeliano.
Ben Gvir, inoltre, ha appoggiato la decisione del primo ministro di congelare il pacchetto di riforme giudiziarie.
Fonte: The Vision
