Israele fuori dalla Fiera dell’Oro di Vicenza perché anti democratico? Lettera aperta a Salvini: “E allora Cina e Turchia?”

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Caro ministro Matteo Salvini, io l’ho votata ma le cose non cambiano. Per onestà intellettuale l’ho votata con la coalizione in cui si è candidato e non per l’alleanza che poi ha fatto. Adesso mi legga e per favore mi dimostri di avere negli occhi il colore di Israele, di saper gustare i sapori di Israele e di saper ascoltare il suono di Israele. Il senso d’ingiustizia continua a prevalere. I boicottatori di Israele manifesteranno a Vicenza il 22 settembre “Fuori Israele dalla Fiera dell’Oro di Vicenza“, ma dentro la fiera di Vicenza ci sono anche Turchia e Cina, (è un esempio) senza alcuna contestazione, paesi che non sono guru di democrazia

Qualche accertamento su chi sono e chi erano i soci di certe aziende straniere lo farei, per trasparenza commerciale…nulla altro. Questo presidio non è giustizia, è incitamento all’odio. Israele non sarà una vergine (essere vergine costa una gran fatica e quindi credo che non si possa convivere in verginità), di certo non possono essere considerate icone di giustizia né Turchia (con il continuo genocidio dei curdi e l’incarcerazione di quanti non la pensano come Erdogan, i fondi stanziati per le carceri superano notevolmente quelli di molti ministeri…vergognoso il “sostegno” dei colleghi giornalisti del mondo ai colleghi incarcerati in Turchia…pena di morte abolita nel 2004 per entrare in Europa, pena di morte riproposta da Erdogan e sua la dichiarazione di fine luglio 2018 “lo farò”), né Cina (La Repubblica Popolare Cinese, nonostante le riforme e la conversione al libero mercato degli ultimi quindici anni, non ha introdotto alcuna libertà dal punto di vista politico, è considerata responsabile di crimini contro i suoi stessi cittadini, pena di morte prevista dal codice penale).

In Israele, pena di morte considerata illegale, salvo la volontà di introdurla per i soli reati di terrorismo. Perché tutti e solo contro Israele? E’ Odio? E’ politica? E’ ignoranza? Mi risponda lei, o meglio, non mi risponda, ma blocchi questa manifestazione e questo genere di manifestazioni.
Una precisazione d’obbligo: le aziende israeliane che esibiscono in fiera sono indipendenti, non espongono sotto un’egida governativa israeliana, con queste inique manifestazioni si delegittima anche il libero commercio e si legittima l’antisemitismo puro. E’ anche razzismo e voglia di protagonismo politico e personale, perché questi ignoranti sembrano non comprendere che, qualora diminuissero in Israele i posti di lavoro, i primi a perderli sarebbero proprio i palestinesi, con o senza il mio auspicio e con il mio grande plauso all’intelligenza dei boicottatori.
Se il presidio fosse contro tutti gli atti d’ingiustizia, avrebbe un senso, ma il presidio solo contro Israele, è solo un incitamento alla diffamazione e all’odio. Purtroppo il presidio non richiede autorizzazione (ART. 18 RD 773/31 Tulps, un regio decreto fascista del 1931 che fa comodo ai comunisti, segno che in politica si può anche vendere la figlia minorenne al regista porno…faccia a faccia avrei usato altra espressione), come nulla toglie che io possa camminare davanti al Presidio con le spalle avvolte nella bandiera di Israele. Alla luce di quanto esposto, gli ignoranti manifestano contro lo stato di Israele che non è presente in Fiera, pertanto il presidio dovrebbe a, rigore di logica essere annullato, una manifestazione contro Israele non presente come Stato di Diritto, potrebbe celare motivi antisemiti e quindi discriminatori.
Mi permetta un piccolo, ma non per questo meno importante appunto: la terza carica dello Stato è andata in viaggio in Egitto a chiedere chiarezza sulla morte di Giulio Regeni, io come cittadina italiana chiedo chiarezza sul barbaro assassinio da parte dei palestinesi di Stefano Taché, una creatura italiana di due anni, la cui morte è avvolta nel mistero dal 9 ottobre del 1982, perché lei, signor Ministro, dovrebbe sapere, meglio di me, che gli imputati per concorso in assassinio sono anche tra gli uomini della politica italiana dell’epoca e non perché lo dico io. Stefano Taché era di Roma, non è necessario percorrere tanta strada per arrivare a una doverosa giustizia. Grazie per aver avuto la pazienza di leggermi!
Paola Farina
Cittadina italiana sostenitrice di Israele, Stato di Diritto