Ita-Alitalia e continuità, Aduc: “Commissione Ue, se ci sei batti un colpo”

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Ora che Ita ha acquistato il marchio Alitalia e che, di conseguenza si chiamerà Alitalia, il codice identificativo dei biglietti sarà 055 come Alitalia, così come l’identificativo dei voli sarà AZ come Alitalia, che quasi tutti i suoi dipendenti sono ex-Alitalia, che l’attuale suo precario sito web utilizzerà quello di Alitalia, che gli hub aeroportuali saranno quelli di Alitalia, che ha fatto ricorso contro l’assegnazione della continuità territoriale Sardegna/continente contro Volotea sì da riprendersi il monopolio che prima era di Alitalia, che il suo capitale è pubblico come era pubblico quello di Alitalia, … e tante altre cose che sicuramente ci sfuggono – afferma in un comunicato l’associazione  Aduc (qui altre note Associazione per i diritti degli utenti e consumatori su ViPiu.it, ndr).

…… ora che tutto questo, la Commissione Ue che aveva concesso il suo varo a condizione che non ci fosse continuità con Alitalia, cosa intende fare?

Sia chiaro, non ce l’abbiamo con ITA e i suoi dipendenti e dirigenti, ma stiamo cercando di capire come vengono usati i soldi pubblici di tutta questa operazione che, con la vecchia Alitalia, era già costata più di 10 miliardi di euro oltre alla quasi totalità di chiusura in passivo dei bilanci fin da quando (più di 70 anni) la compagnia di bandiera è esistita.

La nostra è preoccupazione contabile e metodica, rivolta al ministero dell’Economia (attraverso cui transitavano e transitano i soldi per queste operazioni/investimenti) perché, nel caso, siano aiutati dalla commissione Ue a non continuare in questi errori che, proprio perché “continuare”, non si può escludere che possano essere dolo.

Aspettiamo fiduciosi la Commissione di Bruxelles.