Ciascuna delle parti interessate alla vertenza Italgelato di Camisano Vicentino è rimasta ferma sulle proprie posizioni. Ciò nonostante il confronto tra esse resti improntato alla disponibilità a valutare soluzioni ed iniziative. È quanto emerso ieri, martedì 10 settembre 2024, nel corso del tavolo di confronto preannunciato nei giorni scorsi.
L’incontro è andato in scena a Mestre con le parti sociali, i rappresentanti della Direzione Lavoro Veneto e il coordinamento dall’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro.
Il privato, Italpizza, punta a chiudere lo stabilimento vicentino e a ricollocare parte dei lavoratori in altri stabilimenti produttivi del gruppo. I sindacati insistono nel chiedere di mantenere posti di lavoro e insediamento produttivo.
Senza contare che sulla vicenda Italgelato di Camisano Vicentino si è espresso anche il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia. “Come Regione abbiamo sottolineato alla proprietà l’utilità di proseguire nella ricerca di un possibile subentrante industriale“, ha detto e aggiunto: “siamo già pronti a mettere a disposizione tutti gli strumenti disponibili incluse le politiche attive del lavoro, che saranno impiegate nel caso di esuberi”.
In merito a questa proposta Italpizza, a margine del tavolo, ha fatto sapere che il gruppo “si riserva di effettuare una rapida ricognizione e valutazione di fattibilità“, aggiungendo che, “tenendo fede all’impegno preso di non voler lasciare indietro nessun lavoratore, Italgelato ha confermato che nessuno rimarrà senza lavoro ed è stata ribadita l’offerta di ricollocamento ai lavoratori interessati, sia sul territorio che in altre sedi del gruppo”.
Lato sindacati, annotiamo l’ennesimo intervento della Cgil: “Il sindacato ha proposto all’azienda delle azioni utili a salvaguardare i posti di lavoro e il mantenimento dell’attività del sito produttivo Italgelato di Camisano Vicentino“.
“Intanto – ha chiarito a ViPiù Giacomo Parolo, sindacalista della Flai Cgil Vicenza delegato alla vertenza – il presidio dei lavoratori prosegue H24 e lo sciopero va avanti a intermittenza come nei giorni scorsi. Non escludiamo di intraprendere altre azioni sindacali, fino a che l’azienda non darà risposte concrete ai lavoratori”.
I lavori del tavolo di soluzione della crisi sono stati chiusi e aggiornati al prossimo 18 settembre.