Italgelato, Zaia: “Necessario un nuovo impegno per non disperdere competenze e produzioni”

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Italgelato di Camisano Vicentino, confronto in regione
Il presidio alla Italgelato di Camisano Vicentino

Si è svolto oggi in Regione un incontro del tavolo relativo alla situazione dello stabilimento Italgelato srl di Camisano Vicentino (VI). L’incontro, richiesto dalle parti sindacali in sciopero ad oltranza dal 29 agosto, è stato coordinato dall’Unità di crisi aziendali di Veneto Lavoro con la Direzione Lavoro regionale e ha visto la partecipazione dell’azienda, delle società in appalto GT Service e Mistral Group, delle organizzazioni sindacali Flai CGIL, Filcams CGIL e Nidil CGIL e dei rappresentanti dei lavoratori.

Italgelato è parte del gruppo leader nella produzione e commercializzazione di pizza surgelata che fa capo ad Acta srl, che detiene anche il celebre marchio Italpizza. L’azienda, che realizza gelati per le private label della grande distribuzione ed esporta il 70% del prodotto all’estero, si è trovata in difficoltà negli ultimi due anni a fronte di un settore che presenta margini di crescita. A causa delle difficoltà aziendali, il gruppo proprietario ha deciso di cessare la produzione nello stabilimento vicentino in cui operano attualmente 18 lavoratori diretti e altri 10 in capo a società appaltatici oltre ad una decina di lavoratori in somministrazione.

“Nell’incontro che si è tenuto oggi in sede regionale, le Parti si sono potute confrontare su questioni concrete” afferma il Presidente Zaia. “La proprietà aziendale ha confermato la volontà di dismettere il sito, mentre le parti sindacali, tuttora in stato di agitazione, hanno ribadito la necessità di provvedere a soluzioni che consentano di assicurare la salvaguardia occupazionale sul territorio. Come Regione abbiamo sottolineato alla proprietà l’utilità di proseguire nella ricerca di un possibile subentrante industriale, percorso che in Veneto, in casi analoghi, ci ha consentito di rilanciare aziende in dismissione e valorizzare le competenze dei lavoratori. Auspicando che l’azienda decida di proseguire con questa modalità, siamo già pronti a mettere a disposizione tutti gli strumenti disponibili incluse le politiche attive del lavoro, che saranno impiegate nel caso di esuberi. Ci siamo dati appuntamento al 18 settembre, sempre con il supporto dei tecnici dell’Unità di crisi, che ringrazio per l’importante lavoro svolto, per verificare le soluzioni possibili”.