Italia in Comune, il partito di Federico Pizzarotti “apre” a Vicenza: l’ex M5s Daniele Ferrarin presidente

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Anche a Vicenza si è costituita la sezione locale di ?Italia in Comune?, il partito fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti e dal sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci. Presidente della sezione è stato eletto Daniele Ferrarin, già consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Dopo la convention di Roma del 3 dicembre scorso alla presenza di oltre 400 amministratori giunti da tutte le Regioni, ?Italia in Comune? è diventato un partito.

L?obiettivo – scrivono in una nota stampa congiunta l’ex candidato sindaco M5s  Francesco Di Bartolo e Daniele Ferrarin – degli oltre duecento Sindaci che hanno aderito al progetto, è quello di portare l?esperienza e l?approccio concreto degli enti locali nel panorama nazionale. Un partito quindi che nasce dai territori e punta a mettere al centro le persone e le comunità. I principi ispiratori di ?Italia in Comune? sono quelli della Costituzione repubblicana e della Carta dei diritti fondamentali dell?Unione Europea. Il nuovo partito si propone come forza aperta al cambiamento e che promuove l?attivismo e la partecipazione di tutte le forze sociali e individuali, al di là delle ideologie che muovono i vecchi apparati partitici tradizionali. ?Ciò che ci unisce – è scritto nella Carta fondativa del nuovo partito – è l?idea di una cittadinanza attiva, libera e partecipe il cui battito vitale viene ritmato da diritti e doveri. I diritti sanciti nella Costituzione, i doveri dello spirito civico e civile. Il cammino che ci proponiamo è di migliorare la qualità della vita e la qualità urbana, opponendoci allo stravolgimento urbano e alla cementificazione fine a sé stessa?.

 

L?idea di società alla base del nuovo partito è quella di una società che non dimentichi nessuno e nella quale la valorizzazione delle competenze e delle potenzialità ritorni ad essere strumento principe della crescita sociale. ?È possibile – è scritto nella Carta – e necessario valorizzare talenti e meriti salvaguardando le esigenze dei più deboli: l?uguaglianza è nei diritti e nelle possibilità, la differenza è nel genio e nell?intuizione. L?aiuto e la vicinanza (delle istituzioni come dei singoli o delle associazioni) diventano un dovere giuridico e morale, l?assistenzialismo un rischio da evitare. Senza lasciare indietro nessuno?.

In campo economico e sociale il nuovo partito pone al centro lo sviluppo e la sostenibilità: ?Pubblico e privato devono e possono collaborare al progresso economico e umano della società promuovendo il benessere individuale e quello collettivo. È necessario far ripartire le forze produttive del Paese e ridare slancio all’occupazione, soprattutto quella giovanile?.