130 opere “strategiche”. Tante sono quelle inserite dal MIT, di cui 10 venete, nell’elenco “Italia Veloce”, un piano che affianca il decreto Semplificazioni dove è previsto lo sblocco che il Governo considera fondamentale per la ripresa del Paese.
“La prima considerazione che mi sento di fare dopo aver letto con attenzione i due documenti -afferma Agostino Bonomo Presidente Confartigianato Imprese Veneto- è che un numero così elevato significa, di fatto, l’assenza di una vera prioritarizzazione. Basterebbe, ad esempio, iniziare facendo lo sforzo di individuarne 3 per ogni regione. Ci troveremo già con 60 opere strategiche, meno della metà di quelle individuate”.
“Un lungo elenco -prosegue Bonomo- che comunque non stupisce del tutto. La lista dei sogni fa parte della programmazione infrastrutturale italiana dalla promulgazione della Legge Obiettivo del 2001, e il termine priorità, nella programmazione infrastrutturale italiana, ha da almeno 20 anni perso il suo significato originario. Dalla bozza del decreto Semplificazioni, per ora, si capisce solo che la procedura Via (Valutazione di impatto ambientale) correrà su un binario accelerato, che ogni passaggio burocratico sarà accelerato. D’altra parte -continua- le slide del MIT riprendono di fatto l’impostazione dell’Allegato Infrastrutture, che semplicemente, per il 2020, non sarà allegato al DEF ma al PNR (Programma nazionale di riforma)”.
“La cosa che mi preoccupa di più – sottolinea il Presidente- sono però le scelte del Governo che evidenziano la non comprensione dell’importanza strategica di connettere le tre regioni Veneto, Emilia Romagna e Lombardia, che rappresentano insieme il 40% del Pil dell’Italia, il cui sviluppo è, e deve continuare ad essere, una risorsa per tutto il Paese. C’è la necessità di potersi muovere rapidamente al loro interno dimezzando il tempo di percorrenza sia della tratta Mestre-Milano, portandola ad 1 ora e 10 che quella della Padova – Bologna dagli attuali 59 minuti a 34. Ed è necessario che vengano abbattuti i tempi di realizzazione. L’emergenza COVID-19 non ci consente di attendere oltre. Chiediamo -conclude Bonomo- che vengano realizzate la TAV tra Padova e Bologna e il tratto Brescia e Padova entrambe con gestione commissariale. Non c’è altro tempo da perdere, senza dimenticare il completamento della rete di banda ultralarga, Una infrastruttura non citata in Italia Veloce ma che è altrettanto vitale per lo sviluppo economico e per la sopravvivenza della nostra Regione”.