Italian Exhibition Group, firmato il contratto integrativo aziendale. L’obiettivo, mettere le persone al centro

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firmato l'integrativo di contratto di IEG
Fiera Vicenza dei IEG, l'ingresso

Nei giorni scorsi è stato firmato l’accordo integrativo aziendale tra IEG-Italian Exhibition Group e i rappresentanti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, per le sedi di Rimini (fiera e palacongressi), Vicenza, Milano e Arezzo. Un nuovo contratto all’insegna del mettere al centro la persona, che prevede, oltre all’orario flessibile, banca ore e smart working, importanti novità su: part-time post maternità e di assistenza; maternità facoltativa, con incremento dell’indennità di congedo parentale; congedo di paternità; permessi di assistenza; solidarietà tra colleghi (si potrà volontariamente scegliere di cedere le proprie ferie a colleghi che ne abbiano esigenza); campi estivi a quote agevolate per i figli dei dipendenti dai 6 ai 12 anni; rafforzo della formazione interna; formazione ai figli dei dipendenti; aumenti di premio individuale e premio collettivo; borse di studio per i figli dei dipendenti; previdenza complementare e cassa sanitaria.

Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di IEG
Corrado Peraboni, Amministratore Delegato di IEG

L’amministratore delegato di IEG Corrado Peraboni ha spiegato che con questo contratto sono stati introdotti o potenziati alcuni aspetti fondamentali per il sostegno del capitale umano, a partire dal sistema del welfare. «In questo modo – ha aggiunto – contribuiamo al perseguimento degli obiettivi strategici dell’Agenda ONU 2030 per lo sviluppo sostenibile che trovano riscontro anche nel “Patto per il lavoro e per il clima” sottoscritto dalla Regione Emilia-Romagna e poi dalla Provincia di Rimini con le parti sociali, dove troviamo le linee di intervento volte a generare lavoro di qualità e a contrastare le diseguaglianze».

Silvia Fabbri, direttore HR & Organization di IEG, ha messo in evidenza come questo integrativo al contratto punti ad associare la flessibilità con l’efficienza: «Le parti hanno inteso valorizzare, anche in una logica sociale collegata agli ESG, strumenti volti a conciliare i tempi della vita e del lavoro, la flessibilità organizzativa e il benessere dei collaboratori, con interventi sul fronte economico collegati a una premialità di merito. Come un premio variabile annuo collettivo pluriennale legato al piano industriale quinquennale”.