Italian Exhibition Group (IEG), nominato il nuovo Cda. Confermati Perabon ed Ermeti

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L'amministratore delegato Corrado Peraboni e il presidente Maurizio Ermeti

Nuovo Consiglio di Amministrazione per Italian Exhibition Group (IEG), il gruppo fieristico che comprende i poli di Rimini e Vicenza. Ieri, lunedì 29 aprile 2024, l’assemblea degli azionisti ha approvato il bilancio 2023 presentato dal Cda uscente lo scorso 19 marzo.

Nominati inoltre i membri del board, confermando l’amministratore delegato Corrado Peraboni e il presidente Maurizio Ermeti. Gli altri componenti del cda, che sarà in carica fino all’approvazione del bilancio 2026, sono: Alessandra Bianchi, Moreno Maresi, Emmanuele Forlani, Valentina Ridolfi, Alessandro Marchetti, Gian Luca Brasini, Anna Cicchetti, Laura Vici.

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L’amministratore delegato Corrado Peraboni e il presidente Maurizio Ermeti

Giovanna Mancini, su Il Sole 24 Ore oggi in edicola, scrive: “Se il mandato del precedente Cda è stato segnato dalla ripresa post pandemia, quello che inizia oggi ha la prospettiva di consolidare la crescita ripartita nel 2023.

Il bilancio dello scorso anno ha rilevato ricavi record per 212,4 milioni di euro (+32,4% sul 2022), un Ebitda adjusted di 49,5 milioni e un utile netto di 13,3 milioni, contro la perdita di 837mila euro dell’anno precedente. Da qui la decisione di distribuire un dividendo pari a 0,14 centesimi di euro.

«Nel triennio precedente abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti – spiega l’ad Corrado Peraboni -: superare il periodo pandemico, consolidare la leadership nell’organizzazione di eventi a livello nazionale e diventare al tempo stesso un player anche internazionale». Ora l’obiettivo principale è mantenere e rafforzare questa posizione all’estero. Negli ultimi anni il lavoro e gli investimenti sono stati diretti alla creazione di piattaforme sui mercati strategici, attraverso cui organizzare manifestazioni nei settori di competenza.

«Nei prossimi anni faremo un solo nuovo sbarco strutturale – dice Peraboni -. Le altre nuove iniziative avverranno attraverso le piattaforme già esistenti». Su scala internazionale potrebbero prendere avvio anche alleanza con altri player italiani, sulla scia di quanto auspicato dal governo italiano e da Aefi: «Ci sono molti movimenti tra operatori fieristici – dice Peraboni -. Noi mettiamo a disposizione le nostre piattaforme per altri operatori italiani e viceversa potremmo appoggiarci ad altri nei Paesi in cui non siamo presenti».

Fonte: Il Sole 24 Ore