“Numeri record per Italian Exhibition Group, che nel 2023 ha chiuso con ricavi a 212,4 milioni, in aumento del 32,4% rispetto al 2022 e superiori anche ai risultati del 2019, così come l’ Ebitda “adjusted”, che ha raggiunto i 49,5 milioni di euro. Ma soprattutto, ha registrato un utile netto di 13,3 milioni di euro, contro la perdita di 837mila euro dell’anno precedente. Inoltre, la posizione finanziaria netta a fine 2023 si attesta a 71,9 milioni, in miglioramento di 23,4 milioni rispetto all’esercizio precedente”.
È quanto riporta dalle sue pagine oggi, mercoledì 20 marzo 2024, Il Sole 24 Ore occupandosi delle performance del gruppo fieristico che comprende i poli di Rimini e Vicenza e che organizza fiere, eventi e congressi in Italia e nel mondo.
Nel capoluogo di provincia veneto, come riportato da queste pagine Ieg, acronimo di Italian Exhibition Group, è impegnato in lavori di riqualificazione del quartiere fieristico cittadino. In particolare, dallo scorso 12 febbraio, è in corso la demolizione e la bonifica ambientale del padiglione 2, mentre di recente è stato completato lo smantellamento del padiglione 5.
La crescita del gruppo segue la brusca frenata che, per ovvie ragioni, aveva imposto il periodo della pandemia, con l’impossibilità a organizzare eventi. Secondo quanto riporta il quotidiano economico, Ieg è riuscito a superare i livelli pre-Covid prima delle attese. Il nuovo piano strategico del gruppo è stato approvato a gennaio scorso dal Cda, spostandone la scadenza di un anno, al 2028.
I buoni risultati di Italian Exhibition Group, manco a drilo, sono stati generati soprattutto dagli eventi, nazionali e internazionali: rappresentano il 57% del fatturato del gruppo, con 122,1 milioni di euro nel 2023, in aumento del 41% rispetto al 2022.
S24 ha, al proposito, raccolto le parole di Corrado Peraboni, amministratore delegato: “Questi numeri testimoniano la capacità di IEG di recuperare fatturati e margini con maggiore reattività rispetto alle ipotesi di settore e in un contesto esterno a lungo avverso e che presenta ancora degli elementi di incertezza collegati all’instabilità geopolitica di questo periodo – ha detto –. Alla base di questi risultati c’è il disegno strategico sviluppato durante il periodo pandemico e fondato su alcune direttrici che abbiamo riconfermato nel nuovo Piano 2023-2028″.
Italian Exhibition Group ha puntato sull’internazionalizzazione della sua offerta, presentandosi su mercati esteri con manifestazioni nei settori “forti” della sua esperienza: industria dell’oro e del gioiello, pasticceria-dolciario, fitness-wellness ed energie rinnovabili.
“Il nuovo Piano strategico prevede dunque un’ulteriore crescita del portafoglio prodotti, il consolidamento dell’espansione internazionale, ulteriori investimenti nelle strutture fieristiche, oltre alla creazione di valore per i nostri stakeholder”, ha concluso Peraboni.
Fonte: Il Sole 24 Ore