Italypost pronta a crescere nell’editoria, imprese e quotidiani online del nord. Ceduto a NEM il 51% di Post Eventi

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Si è chiusa nelle scorse ore l’operazione di acquisizione del 51% delle quote societarie di Post Eventi, la società di eventi facente capo a Post Editori, che organizza tra gli altri il Festival Città Impresa, la Green Week, il Galileo Festival e Trieste Next, da parte della società Nord Est Multimedia (Nem).

Post Editori, che deteneva il 90% di quote, e Alessandra Pizzi, l’attuale amministratore delegato, che deteneva il 10%, manterranno rispettivamente il 44% e il 5% delle quote di Post Eventi. Contestualmente Alessandra Pizzi è stata confermata nel ruolo di amministratore delegato.

L’operazione si inquadra in una strategia – avviata da Post Eventi con Nem attraverso forme di collaborazione già dal gennaio scorso – che porterà Post Eventi, che nello scorso anno fatturava poco meno di un milione di euro, a chiudere il 2024 con una crescita di almeno il 50%, per poi raddoppiare il fatturato entro il 2026 attraverso lo sviluppo di nuovi format nelle aree presidiate dal gruppo editoriale Nord Est Multimedia.

Per il gruppo ItalyPost, che si avvia a chiudere il 2024 con una crescita almeno del 30% rispetto al 2023, l’operazione si configura come un passaggio utile a rafforzare ulteriormente la sua presenza nazionale e che rientra nel piano che la porterà nel 2025 a raggiungere i 5 milioni di fatturato e circa 200 tra dipendenti e collaboratori.

“Per ItalyPost – dichiara Filiberto Zovico – l’operazione si inquadra in una strategia di sviluppo complessivo di tutte le nostre attività di gruppo e permetterà di finanziare la crescita sia della stessa Post Editori, che delle attività nel campo dei media, degli studi e delle iniziative nel mondo delle imprese e delle librerie, che svolgiamo a livello nazionale con particolare attenzione alle grandi regioni industrializzate del Nord. La partnership con Nem – ha aggiunto il presidente e ad di Post Editori – rientra peraltro in un quadro strutturato da anni di collaborazioni sia con i più importanti media nazionali, come L’Economia del Corriere della Sera, sia con media emiliani e lombardi nelle rispettive aree di influenza”.