“Non poteva mancare il Veneto alla più importante manifestazione fieristica internazionale dedicata all’industria turistica della Germania. ITB Berlino è una vetrina sul mondo del turismo mondiale, dove creare e consolidare rapporti con i potenziali visitatori della nostra destinazione. Uno spazio dove i professionisti del turismo hanno modo di tessere nuove relazioni. Con l’obiettivo di puntare sempre più in alto, per raggiungere la previsione che anche Demoskopika ha tracciato per il 2023. Secondo le stime, il Veneto dovrebbe, infatti, raggiungere 73,3 milioni di presenze (+14,8%) e 19,1 milioni di arrivi (+11,0%), superando il 2019, l’anno dei record confermandosi così, ancora una volta, prima regione italiana per arrivi e presenze”.
Lo dice il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, presente oggi a ITB Berlin, un marketplace internazionale focalizzato sul business e incontri B2B con i professionisti trade del mercato tedesco e mondiale.
Lo stand del Veneto di 300 metri quadrati a ITB Berlino è strutturato con aree dedicate all’attività di contrattazione degli operatori veneti con gli operatori della domanda globale e per l’attività di promo-commercializzazione delle destinazioni venete. Complessivamente sono presenti 37 imprese turistiche per un totale di circa 100 operatori veneti.
“La Germania rappresenta il primo paese straniero per presenze in Veneto seguito dagli austriaci, svizzeri, olandesi, belgi. In questo senso ITB Berlin favorisce lo scambio continuo di promozione e gli incontri con i player internazionali che contribuiscono a far crescere l’interesse nei confronti della nostra regione – prosegue il Governatore Luca Zaia -. Regione che ha molto da offrire e che grazie ai sellers veneti trova amplificazione in un contesto internazionale. Qui, assieme agli operatori delle spiagge, del lago, delle città d’arte, del mondo termale e delle colline, lanciamo il grande appuntamento Olimpico del 2026 in cui le nostre cime dolomitiche, patrimonio dell’Umanità, saranno le protagoniste del rinascimento della montagna veneta”.