Jesusleny Gomes: una “veneta” brasiliana, tedofora del Fuoco de’ “l’Amicissia” austro tedesca in un itinerario di 2605 chilometri

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Monaco di Baviera. Jesusleny Gomes con il Vice Presidente dell'Automobile Club tedesca
Monaco di Baviera. Jesusleny Gomes con il Vice Presidente dell'Automobile Club tedesca

Amicizia, solidarietà e speranza, parole sempre cucite, nelle intimità degli uomini, ed oggi, segno di umana aspettativa grazie anche a Jesusleny Gomes. Termini questi che risuonano nelle parole del presidente del Consiglio Regionale, Roberto Ciambetti a seguito della conclusione di un itinerario dell’Amicizia di 2605 chilometri, organizzato dall’Aci Club Venezia ed Italia, e patrocinato dalla  Regione Veneto.

Sono ventuno i comuni, in Austria e Germania, che hanno accolto la simbolica fiamma di amicizia e solidarieta’ tra popoli, in un momento di grande difficolta’ collettiva. Una sorta di triangolo di rinnovata voglia di futuro, che coinvolge aree storicamente legate, sia nelle avversità che nelle gioie. Tre “fronti” che proprio poco più di un secolo fa’ celebravano contestualmente vittorie e sconfiltte, dopo il primo conflitto mondiale, ed ora riunite in un tragitto di fraterna volonta’ di ricostruzione e ripartenza.

La protagonista, Jesusleny Gomes. L’imprenditrice, brasiliana di nascita e veneta di adozione, ne è stata la tedofora su “quattroruote”. Jesus, appellativo gia’ di per se’ impegnativo, arrivata in Veneto vent’anni fa’, a Montecchio Maggiore, dal lontano Brasile, coinvolta da una fiamma diversa, l’amore per un vicentino.

In terra veneta Jesusleny Gomes si e’ costruita ed integrata, come tanti immigrati che hanno scelto il nostro paese per la loro vita. Oggi, madre di tre figli, ha una propria impresa nel settore informatico a Verona, e vive tra il capoluogo scaligero e Monaco di Baviera. Con il suo viaggio su una Fiat 1100 103 T Zagato, organizzato dall’Aci  Venezia e Italia, e il suo sorriso spontaneo e un po’ ingenuo, ha consegnato a tutti gli interlocutori incontrati, un cenno di speranza e aspettativa condivisa. Una semplice attenzione sentimentale, ma anche reazione al magma e al frastuono sociale,  in termini di vincoli alla liberta’ individuale, determinati dal Covid 19.

Una “camminatrice seriale” che, dopo 2600 km, alla guida di una raro autoveicolo d’epoca e’ divenuta un anche una “guidatrice seriale, incrociando le strade dei club automobilistici d’oltralpe, che nei propri territori rivestono ruoli strategici nella promozione del turismo.

Un percorso, quello del Fuoco dell’Amicizia, che il contesto “sfarzosodegli organizzatori e delle istituzioni pubbliche sostenitrici, poteva in un primo momento, indurre ad una affrettata impressione di una manifestazione autoreferenziale e un po’ radical  chic. Ma non e’ andata cosi’. La “genuina veneta”, dalle origini sudamericane, ha trasmesso e ottenuto che si risvegliassero i contatti tra territori amici, sopiti da due travagliati anni di crisi sanitaria. Ripresa economica, ripresa del turismo. ripresa soprattutto degli storici e collaudati scambi tra territori e popoli amici; queste le aspettative di un tour dal sapore “veneziano  carioca” .

Gesti di autentica amicizia che, in particolare i primi cittadini di Innsbruck, Salisburgo, Graz, Augsburg e Starnberg hanno ricambiato con puri sentimenti umani, fuori dalle formalita’ e opportunita’ della politica, che spesso nulla concede alle emozioni serie. Jesus, una cittadina “scaligera” che spontaneamente e’ riuscita a portare per qualche istante, l’autentico “animus veneto “ ai cugini austro tedeschi.

Quella ”Amicissia“che evocava l’avvocato “Angelin”, Angelo Sartori, uno dei maggiori poeti veronesi del ‘900, in cui nel 2022 ricorrono i quarant’anni dalla morte.

Una accorata poesia tutta veneta, che forse ha ispirato questo Grand Tour delle buone intenzioni,  spesso lesinate dalla societa’ contemporanea.

Amicizia, termine magico che “Angelin” nella parte finale della sua lirica definiva ”l’è piu che simpatia; l’è na gran stima che te nasse in cor, che contento te fa l’alegria”.

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Marco Spiandorello
Marco Spiandorello , padre di cinque figli,vive e risiede a Padova. Ha compiuto inizialmente gli studi professionali turistico alberghieri, completati con un percorso economico –giuridico all'Università di Perugia . Dopo giovanili esperienze lavorative nel settore turistico alberghiero in Italia e all’estero, in particolare in Svizzera, e l'assolvimento del servizio militare , ha iniziato l’attività imprenditoriale, giovanissimo, rilevando l’azienda di famiglia, un Centro di Formazione professionale di Padova. Contemporaneamente ha alternato esperienze lavorative , sempre in Italia e all’estero ,con l’insegnamento nella scuola pubblica e l’attività di cooperazione in particolare nel Paesi dell'Est Europa e dell'Africa Centrale . Nel 1994, dopo la partecipazione al concorso nazionale,viene immesso in ruolo dal Ministero della Pubblica Istruzione, in qualità di docente di scuola superiore per le discipline di marketing e laboratorio turistico alberghiero. L’insegnamento e l’esercizio della libera professione, oltre all’attività di impresa gli permettono di lavorare in diversi settori (istruzione e formazione professionale,industria turistica,pubblicaamministrazione,pmi,università’,agroalimentare,sicurezza,lavoro,termalismo,agroambiente,comunicazione pubblica,sociale, immigrazione e cooperazione),in quasi tutte le regioni italiane,e in diversi paesi esteri(Slovacchia,Spagna,Romania,Moldavia,Albania,Bielorussia,Ucraina,e Senegal). Solo negli anni 2000 si approccia a tematiche completamente diverse dall’origine del suo itinerario personale,organizzando azioni, e progettando studi, dedicati a due ambiti cruciali della vita del nostro Paese:l’Immigrazione e la Sicurezza pubblica insieme allo Sviluppo economico del territorio. Le sue esperienze professionali hanno registrato numerose attività, in qualità di organizzatore di eventi,missioni istituzionali e di cooperazione, oltre a diverse attività redazionali e giornalistiche a mezzo stampa e radiotelevisive. E' stato consulente degli Enti strumentali della Regione Veneto e Regione (Lazio Lavoro e Veneto Lavoro) negli anni 2003-2005 relativamente a progetti di formazione lavoro e gestione dei flussi migratori provenienti dalla Moldavia,Romania e Albania. Dal 2008 al 2015 è stato amministratore di diverse società di progettazione e gestione di attività di cooperazione nei settori turistico,culturale,economico e del lavoro in Ucraina,Albania,Moldavia e Romania. Dal 2013 al 2015 ha svolto l'incarico di direttore del CIMECT (Centro Internazionale della Moldavia per lo sviluppo della cultura turistica) presso l'Università di Stato Ion Creanga di Chisinau. Ha maturato numerose esperienze tecnico -politiche “dietro le quinte” collaborando come consulente esperto di consiglieri e amministratori locali e parlamentari nazionali ed europei dal 1990 al 2010 . Dal 2011 al 2015 e’ stato coordinatore della più’ grande struttura formativa nazionale Istituti Formazione Lavoro, accreditata nel settore del benessere , con più di 1000 allievi dislocati in quattro province del Veneto, allargando la sua esperienza nel settore della formazione professionale riconosciuta e finanziata avviata nel 1992. Quest’ultima esperienza gli ha permesso di erogare attività di servizio pubblico per la Pubblica amministrazione (Regione Veneto formazione ) con la conseguente acquisizione di conoscenze e competenze nei sistemi di processo della progettazione,controllo e rendicontazione delle risorse pubbliche nazionali ed europee . Dal 2012 al 2014 è stato professore incaricato dell'Università di Stato “I. Creanga” a chisinau (repubblica di moldavia) nel Master “protecţia juridică a patrimoniului arheologic”. Dal 2016 è rientrato a tempo pieno ad insegnare laboratorio e cultura enogastronomica presso l’Istituto Alberghiero “Pietro d'Abano di Abano Terme. Dal 2017 diverse collaborazioni pubblicistiche in particolare con il giornale on line ViPiù, oltre ad essere consulente esperto per diversi enti di formazione professionale accreditati nelle regioni Emilia Romagna,Veneto,Lombardia,Lazio e Puglia. Sta completando il proprio curriculum studiorum con ulteriore percorso di formazione umanisticapresso l'Università di Padova ( corso di laurea in Progettazione e gestione del Turismo Culturale),dopo aver partecipato con una borsa di studio Erasmus ad un itinerario di studio internazionale presso l'Università Montaigne di Bordeaux, nell'anno accademico 2020-2021.