Ottantasei assunzioni da completare entro l’anno in diverse categorie e profili, la possibilità per i cittadini di accedere a sportelli virtuali in orari non convenzionali, la regolamentazione del lavoro agile del personale orientato agli obiettivi. Pianifica queste e numerose altre azioni il PIAO, ovvero il Piano integrato di attività e organizzazione di cui si è dotato il Comune di Vicenza. Questa mattina, su proposta dell’assessore alle risorse umane Valeria Porelli, la giunta comunale ha dato il via libera al nuovo strumento di programmazione introdotto dalla legge per migliorare la qualità dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche ai cittadini.
“Il PIAO – commenta l’assessore Valeria Porelli – di cui ci siamo dotati punta ad obiettivi complessi, ma concreti: assicurare la qualità e la trasparenza dell’attività amministrativa, migliorare la qualità dei servizi ai cittadini e alle imprese, procedere alla progressiva semplificazione e reingegnerizzazione dei processi. Con questo nuovo strumento di programmazione possiamo finalmente attuare una pianificazione organica e strategica, superando criticità dovute a strumenti normativi spesso non dialoganti tra loro e addirittura sovrapposti. Inoltre, mettiamo per la prima volta al centro dell’attività amministrativa il concetto di valore pubblico, inteso come il benessere economico e sociale, ma anche ambientale e sanitario dei cittadini, delle imprese e degli altri attori sociali che l’amministrazione è in grado di creare rispetto a un livello di partenza. Trattandosi di un PIAO che possiamo definire “di transizione”, abbiamo declinato il valore pubblico attraverso un set di obiettivi che puntano a favorire la transizione digitale, a promuovere la semplificazione amministrativa e la reingegnerizzazione dei processi, oltre a garantire la realizzazione dei progetti finanziati nell’ambito del PNRR”. Il PIAO definisce inoltre gli obiettivi di performance, la programmazione del fabbisogno di personale e le linee guida per la disciplina del lavoro agile, oltre ad integrare il piano triennale di prevenzione della corruzione e per la trasparenza, già approvato in aprile dalla Giunta.
Per quanto riguarda, in particolare, il capitale umano, importanti novità vengono introdotte con il Piano triennale del fabbisogno di personale e il Piano per il lavoro agile.
In relazione al Piano triennale del fabbisogno di personale per il triennio 2022-2024, il Comune di Vicenza si colloca nella fascia virtuosa dei valori soglia fissati per fascia demografica dal decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica del 17 marzo 2020, che ha introdotto un sistema più flessibile rispetto a quello delle assunzioni basate sul turn-over, perché fondato sulla sostenibilità finanziaria della spesa del personale. Per il 2022 il valore della spesa complessiva per il personale che il Comune può sostenere è pari a 32,9 milioni di euro, al netto delle assunzioni a tempo determinato per una durata massima di 36 mesi finalizzate all’attuazione dei progetti finanziati nell’ambito del PNRR, con costi che possono essere posti a carico del quadro economico dell’opera.
“Questa disponibilità di spesa – rileva l’assessore Porelli – consente al Comune di continuare la sostituzione delle risorse umane già in corso per un numero complessivo di almeno 86 nuovi assunti entro il 31 dicembre 2022 distribuiti nelle diverse categorie e profili, funzionali sia alla sostituzione di personale cessato nel corso di 2022 sia all’introduzione di nuovi dipendenti. Il miglioramento è reso possibile grazie a un’attenta programmazione delle assunzioni e alla conclusione di concorsi rimasti sospesi per due anni a causa dell’emergenza Covid. A stretto giro verranno bandite anche nuove procedure selettive per l’assunzione di operai, amministrativi, tecnici e agenti di polizia locale”.
Il PIAO contiene inoltre il Piano per il lavoro agile, uno strumento che risponde all’esigenza del Comune di dotarsi di un documento di indirizzo che vada oltre la fase emergenziale. “L’obiettivo su questo fronte – ricorda l’assessore Porelli – è sperimentare ed introdurre nuove soluzioni organizzative che favoriscano lo sviluppo di una cultura gestionale orientata al lavoro per risultati e, al tempo stesso, orientata ad un incremento della produttività. Vogliamo inoltre valorizzare e responsabilizzare i lavoratori nella gestione dei tempi di lavoro e nel raggiungimento dei risultati, favorendo nel contempo la conciliazione dei tempi tra vita e lavoro e l’attenzione alla qualità della vita dei dipendenti”.
Il lavoro agile, così inteso, diventa anche strumento di promozione della mobilità sostenibile attraverso la riduzione degli spostamenti casa-lavoro-casa, e consente di attuare progetti di performance finalizzati all’ottimizzazione delle risorse, all’incremento e miglioramento dei servizi all’utenza, ad esempio quale alternativa all’utilizzo di legittimi istituti di assenza o riduzione oraria. La sua introduzione deve andare di pari passo con l’introduzione di “sportelli virtuali” con orari più estesi e non standardizzati, all’aumento del numero di servizi digitalizzati e al conseguente snellimento delle procedure. Il lavoro agile (o smart working), infine, mette in atto misure di tutela dei lavoratori fragili e rappresenta uno strumento organizzativo cautelativo per garantire lo svolgimento in sicurezza dell’attività lavorativa.
Con questi presupposti, il PIAO introduce le linee guida per la gestione dello smart working e fissa le condizioni minime di applicabilità del lavoro agile, tra cui l’invarianza dei servizi resi all’utenza, l’adeguata rotazione del personale autorizzato alla prestazione di lavoro agile, assicurando comunque la prevalenza del lavoro in presenza, il piano di smaltimento dell’eventuale lavoro arretrato e la necessità di mappare le attività che secondo l’amministrazione possono essere svolte in modalità agile.
Le linee guida per il lavoro agile sono state condivise con le organizzazioni sindacali rappresentate al tavolo dell’Organismo paritetico per l’innovazione recependo alcuni suggerimenti proposti dalle rappresentanze sindacali, che avranno nei prossimi mesi l’opportunità di proseguire il confronto e il dialogo con l’amministrazione su un tema di grande attualità e interesse per i lavoratori, ma che si pone come elemento culturale di innovazione strutturale anche per le pubbliche amministrazioni.
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Fonte: l Comune si dota del PIAO, il nuovo Piano integrato di attività e organizzazione , Comune di Vicenza
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