Borsa boccia Ieg – Fiere di Rimini e Vicenza, il capogruppo Lega a Rimini Marzio Pecci: pres. Cagnoni risponda in Commissione e si dimetta

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Gentile direttore, a seguito della mancata quotazione in Borsa di IEG (che vede Fiera di Vicenza come socio) ed alle dimissioni del presidente dell’Organismo di Vigilanza, avv. Claudia Domizia Perucca Orfei e del vice presidente del cda Matteo Marzotto, nella mia qualità di capogruppo Lega nel consiglio comunale di Rimini ho chiesto la convocazione della Commissione di controllo e garanzia per sentire i dimissionari suddetti, l’ad dott. Ugo Ravanelli ed il presidente Lorenzo Cagnoni (nell’immagine da sx Marzio Pecci, Lorenzo Cagnoni e Ugo Ravanelli)

Nel contempo, dopo la conferenza stampa del presidente Cagnoni che ha imputato le cause del fallimento della quotazione allo spread ed alle difficoltà del mercato, ho inviato al presidente la lettera aperta che le riporto. La ringrazio per la Vostra accoglienza. Cordiali saluti. Avv. Marzio Pecci Capogruppo Lega consiglio comunale Rimini

 

Pubblichiamo volentieri la lettera del capogruppo della Lega a Rimini perché le risposte, se verranno date, chiarirebbero molti dei quesiti da noi posti giovedì 6 dicembre (“La Borsa boccia Ieg e ufficializza i danni causati da Variati: ha ceduto Fiera di Vicenza valutata 21 mln per il 19% di carta straccia. Ora Rucco li valuti insieme alle responsabilità dei “vicentini” in cda Marzotto e Cavalieri“) e su cui torneremo a breve.

Il direttore 

 

LETTERA AL PRESIDENTE DI IEG LORENZO CAGNONI
Gent.mo Signor Presidente Cagnoni, 
Le dichiarazioni da Lei rese ieri alla stampa, prima di comparire avanti alla Commissione di controllo e garanzia, avanti la quale è stato convocato per rispondere sui motivi del fallimento dell’operazione di borsa, costituiscono un grave sgarbo istituzionale che scredita la Sua persona e la Sua funzione.
Nel merito, quanto da Lei affermato rappresenta un insulto alla intelligenza dei cittadini e delle persone perbene. 
Leggere che la mancata quotazione di IEG in borsa è imputabile allo spread o alle difficoltà del mercato è una menzogna colossale. 
Non sta a noi insegnarLe come si preparano le quotazioni di borsa e come si scelgono gli advisor.
Oggi noi constatiamo il fallimento di una operazione che Lei ed il Suo AD avete voluto ad ogni costo, pur sapendo che la Holding di cui IEG è parte ha una situazione finanziaria preoccupante.
Le avevamo manifestato in Consiglio Comunale le nostre perplessità, ma Lei ed il Suo AD non ne avete voluto tenere conto.
Vi siete avventurati verso il mare aperto a bordo di una nave (la holding) con grosse falle e vi siete schiantati sugli scogli come la Concordia.
Si può dire, senza timore di essere smentiti, che l’errore commesso è, in primo luogo figlio del pressappochismo del management e del middle management che Lei ha voluto attorno a sé per sentirsi più forte. Allora Le chiediamo:
Il Suo pressappochismo quanto è costato ai cittadini? 
Se é vero che é costato circa 1,5 milioni di euro (tre miliardi di lire) chi paga ora il danno? Quanto è il danno di immagine arrecato alla Sua creatura? E gli investimenti programmati? E i debiti del Palacongressi di Rimini? Ha detto alle banche come li ripianerà? Credo che definire “sciocchezze” e/o incompetenza queste legittime domande non faccia onore alla Sua persona, che ha dato molto al PD e alla città di Rimini, ma riteniamo che ora, anche per Lei, come accade per i grandi campioni, sia giunta l’ora di appendere le scarpe al chiodo. 
La ringraziamo e le chiediamo di uscire dalla scena col Suo fido Ravanelli, prima della richiesta di dimissioni che il sindaco Andrea Gnassi dovrà avanzare.
La IEG, dopo questa infausta esperienza, ha bisogno di un manager professionista non di un autodidatta come Lei e come i dilettanti che la circondano.
L’attendiamo, comunque, mercoledì 12 ore 15 in Commissione di controllo e garanzia, l’ascolteremo, ma non per sentire la storiella dello spread e dei mercati. Si prepari a dire la verità. 
Cordiali saluti.

avv. Marzio Pecci