La base americana di Camp Darby, che è sotto controllo del comando della Caserma Ederle di Vicenza, verrà ampliata. Il via libera è arrivato dal CoMiPar, la commissione del Pentagono istituita tra il governo statunitense e quello italiano, con un finanziamento dell’amministrazione a guida Donald Trump che si aggira attorno ai 40 milioni di dollari. Il sito militare americano tra Pisa e Livorno è strategico per l’arrivo via mare di armi dagli Usa, poi smistate nelle basi europee tra cui le due nella città berica, impegnate a mantenere il controllo sugli scenari di guerra in Medio Oriente e Africa.
Le organizzazioni pacifiste sono già insorte, anche per il taglio di un migliaio di alberi necessario all’ampliamento, ma il comandante di Us Army Italy a camp Ederle, Erik Berdy, ha cercato di gettare acqua sul fuoco affermando: ?faremo tutto il possibile per ricambiare l’ospitalità con gratitudine?.
Un primo passo è il nuovo contratto nazionale siglato per quattro mila dipendenti civili delle installazioni militari statunitensi in Italia. Le federazioni nazionali di categoria Fisascat Cisl e Uiltucs sono arrivate a un’intesa con la direzione del personale delle Basi Usa “Jcpc” sul rinnovo del contratto, che era scaduto nel 2016.
È entrato in vigore dal primo novembre 2018, scadrà il 30 ottobre 2021 e prevede sulla parte economica un aumento salariale annuale del 3,09%, cioè 62 euro mensili dal primo settembre 2018 al 30 agosto 2019, oltre alla maggiorazione del 20% per le ore prestate al di fuori del normale orario di lavoro. Novità anche in tema di welfare con più attenzione per il sistema dell?assistenza sanitaria integrativa e sulle tutele, con il sostegno al reddito e le opportunità della ricollocazione.
Le scorte di armi aumentano e i lavoratori italiani delle basi Usa sono più al “sicuro”.