Discoteche chiuse fino a chissà quando. Anche la categoria dei dj sta risentendo dell’allontanarsi della riapertura dei locali a causa delle conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid-19. “La categoria dei dj e dei musicisti ha subito una brusca frenata- spiega Matthew S, noto dj e producer vicentino-. Ho sentito parecchi professionisti del settore che hanno dovuto reinventarsi la modalità di intrattenimento, dalle discoteche ai social o che inizialmente avevano portato i dj set e varie performance anche sui terrazzi di casa. Però bisogna pensare che tutte le iniziative fatte non hanno portato nessuna entrata economica, per questo motivo c’è un enorme problema per i lavoratori del settore. Chi faceva solo djset nei locali purtroppo deve cercare, spero temporaneamente, delle alternative di guadagno”.
Ci sono associazioni o Sindacati che vi possano rappresentare, vista l’incertezza sul prolungarsi delle aperture?
“Sì, ci sono associazioni che si stanno attivando per tutelare i diritti dei lavoratori dell spettacolo, tra cui anche i dj. La nostra categoria racchiude più di 200 mila lavoratori, alcuni di essi non hanno diritto né alla cassa in deroga né alla disoccupazione in base al decreto legge Cura Italia, pur avendo scelto la legalità, pagando regolarmente tasse e contributi. C’è da capire se, nel prossimo Decreto Rilancio, alcune delle istanze presentate dalle cooperative dei lavoratori intermittenti saranno accolte”.
Come avete gestito finora l’emergenza?
“Per quanto mi riguarda, finora ho provato a fare qualche diretta live su Facebook o su Instagram. E’ stata un’ottima vetrina. Molte persone partecipano a questo eventi “digitali. Per noi DJ è l’unica alternativa alle serate nei club in questo periodo. Per fortuna, oltre a lavorare come dj, sono anche un produttore e insegnante di DJ e Ableton in diverse scuole vicentine, e il lavoro in studio non è mai mancato. Tra lezioni online e varie produzioni, sono sempre stato impegnato”.
Pensi che ne risentirà molto il vostro settore? Quali previsioni avete per il futuro?
“Purtroppo, anche sentendo diversi professionisti del settore, al momento non si vede un miglioramento. Sicuramente ne risentiremo parecchio economicamente di questa pandemia. Speriamo che la situazione migliori per l’autunno. Incrociamo le dita!”.