La Città di Vicenza, Possamai: “In caso di vittoria lo chiuderò. Carta sprecata per fare propaganda”

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La Città di Vicenza
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La Città di Vicenza, periodico d’informazione dell’amministrazione comunale, finisce nel mirino del candidato sindaco di centrosinistra Giacomo Possamai. “Il Comune di Vicenza – dice – non ha bisogno di cercare di indottrinare i cittadini. Se sarò sindaco chiuderò il cosiddetto giornalino comunale, che è uno spreco di carta, un danno ambientale e pure un duplice insulto: alla libera stampa del territorio e all’intelligenza degli elettori”.

A dare il la alle critiche di Possamai, la pubblicazione di un numero speciale pre-elettorale de La Città di Vicenza nello scorso weekend.

“In poche ore abbiamo ricevuto centinaia di segnalazioni e messaggi da parte dei cittadini che hanno ricevuto in casa il giornalino e si chiedono il perché di questo invio a poche settimane dalla elezioni – prosegue Possamai -. Ed è giusto che se lo chiedano.

È inaccettabile questa operazione puramente elettorale, ma fatta con un giornalino che è una pubblicazione del Comune di Vicenza. Il giornalino di Rucco costruisce un racconto di una città in cui tutto funziona perfettamente, con la quale si vuol far credere ai cittadini che si viva nella migliore delle città possibili.

Dove Campo Marzo è rinato, tutto è verde e pulito, il traffico non esiste e i problemi nemmeno, la sicurezza è completa, ogni cosa funziona come in Svizzera. La funzione propagandistica della pubblicazione è evidente anche per un’altra ragione: Rucco compare 15 volte in foto. Nell’ultima pagina di contenuti, nel caso il messaggio non fosse chiaro, appare in 3 foto diverse. Troviamo un sindaco che taglia nastri, visita cantieri, passeggia, staziona in parchetti, apre le porte di palazzi, sorride davanti a statue. Tutto molto bello. Peccato che, fuori dal Palazzo e fuori dalla propaganda, la realtà sia ben diversa.

Con questa operazione – ancora Possamai – Rucco ha spedito nelle case di tutti i vicentini uno strumento di propaganda elettorale, ma comunale e quindi istituzionale, solo due settimane prima dell’entrata in vigore della par condicio. Mi auguro che non ci siano più, da qui al 14 maggio 2023, altre iniziative propagandistiche spacciate per istituzionali. Vicenza merita di più. Il sindaco, lo ricordo, è stato eletto per risolvere problemi, non per mettersi in posa, 15 volte in 60 pagine”.


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