Sabato 8 ottobre nel cortile di Palazzo Trissino andrà in scena alle 16.30, e in replica alle 18, “La contadina astuta” melodramma giocoso di Giovanni Battista Pergolesi. Lo spettacolo, in due atti per soprano, baritono, attori e quintetto d’archi, è organizzato da Musa Arte e Spettacolo, Confcommercio Vicenza con il patrocinio del Comune di Vicenza. Lo spettacolo sarà rappresentato anche sabato 29 ottobre alle 16.30 e alle 18. In caso di pioggia l’evento sarà rinviato.
L’operina comica “La contadina astuta”, con partitura trascritta da manoscritto napoletano, propone una “Macchina del tempo” azionata dal realismo della scenografia ovvero dall’architettura stessa di Palazzo Trissino che fa da cornice alla scena catapultando l’ascoltatore in una atmosfera settecentesca autentica. Questo realismo pervade inoltre i personaggi sulla scena che saranno spontanei e popolari.
La vicenda è ambientata in una immaginaria Vicenza del ‘700 e presentata secondo tradizione con costumi d’epoca, azione scenica e tanta comicità. La produzione ricalca la tradizione del primo melodramma italiano del ‘700, quello che nasce dal popolo e per il popolo, con un linguaggio semplice, immediato e talvolta irriverente e con un occhio di riguardo rivolto alla comprensibilità del testo per facilitare la fruibilità anche da parte dei ragazzi. Oggi come allora le emozioni umane non sono cambiate e l’intento della rassegna è proprio quello di promuoverle attraverso la musica, la recitazione e il canto.
Il ladruncolo Tracollo, travestito da polacca gravida, cerca di derubare i gioielli indossati dalla sorella di Livietta, che travestita da francese e da uomo, interviene per cogliere sul fatto Tracollo dando luogo a dialoghi comici. Smascherato e spogliato degli abiti femminili, per farsi perdonare, Tracollo propone di sposare Livietta che a sua volta palesatasi per tale e assetata di vendetta, lo consegna alla giustizia. La seconda parte vede Tracollo travestito da astrologo di nuovo impegnato in attività truffaldine: si finge matto per sfuggire alla giustizia e al legame con Livietta. Costei, trova modo di fingersi moribonda, ed è così poco credibile che Tracollo commosso dal divertimento confessa il proprio affetto per la bella contadina