La crescita economica e sociale parte dalle Persone

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Per saper cogliere le opportunità

Lo studio presentato poche settimane fa dall’Istituto Tagliacarne ha messo in evidenza un dato che suona come un campanello d’allarme da non trascurare.
La ricerca evidenzia quanto le imprese siano indietro rispetto agli obiettivi del PNRR, che prevedono oltre 40 miliardi di euro allocati su digitalizzazione, transizione ecologica, mobilità sostenibile, istruzione e ricerca e inclusione.

Secondo i dati, solo il 16% delle imprese si è già attivato per l’ottenimento dei fondi; il 13% ha in programma di farlo, mentre il 71% è ancora inattivo. Di questa enorme fetta di inattivi, l’80% delle imprese di piccole e medie dimensioni non ha mostrato alcuna volontà di avvalersene, cioè non sembra interessato ad attivarsi. Ciò significa che più della metà delle imprese non raggiungerà i traguardi della digitalizzazione o della sostenibilità, allontanandosi sempre di più dallo sviluppo auspicato.

In un periodo nel quale l’opinione pubblica rimette in discussione il reddito di cittadinanza e tanto si parla di salario minimo, sembra che si stia perdendo di vista che la crescita economica e sociale di un Paese nasce dalle persone, che devono essere messe nelle condizioni di contribuire allo sviluppo innanzitutto mediante il loro lavoro. E il lavoro si crea facendo crescere gli imprenditori nella consapevolezza che il loro impegno deve essere orientato al bene comune prima che al profitto.

Come mai le imprese, quindi, non colgono l’occasione straordinaria del PNRR?

Le risposte all’interrogativo possono essere molteplici.
Giocano per certo un ruolo decisivo la scarsa conoscenza degli strumenti messi a disposizione, la complessità eccessiva nella presentazione delle istanze e, soprattutto, l’incapacità di guardare lontano e di puntare fattivamente sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità ambientale come nuovo paradigma culturale utile e necessario per lo sviluppo.

Occorre poi creare le condizioni affinché le imprese possano aggregarsi e mettere in condivisione il proprio know-how, per costruire progetti più ambiziosi.
Infine, gli imprenditori dovrebbero approfondire sempre più le proprie conoscenze in un contesto che muta con una velocità mai vista prima. Serve maggiore capacità manageriale per acquisire doti di leadership con le quali valorizzare tutti i collaboratori, senza i quali non ci sarà lo sviluppo delle imprese.

Per il raggiungimento degli obiettivi di digitalizzazione d’impresa, di internazionalizzazione, di sviluppo dell’imprenditoria femminile e del turismo va coinvolta una platea di circa 5 milioni di imprese, nella stragrande maggioranza micro e piccole, estremamente articolate a livello settoriale e territoriale.
In questo Meritocrazia Italia continuerà a fare la sua parte e, attraverso lo Sportello Sviluppo e Lavoro, intende rappresentare un punto di riferimento per le associazioni e le imprese, per mettere sullo stesso tavolo gli imprenditori e tutti coloro che devono inserirsi o rientrare nel mondo del lavoro.


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Fonte: La crescita economica e sociale parte dalle Persone

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