51.837,08 euro. Con questo importo all’attivo chiude il bilancio della mostra “La fabbrica del Rinascimento”, ospitata in Basilica Palladiana dall’11 dicembre 2021 all’8 maggio dell’anno in corso ed organizzata dal Comune di Vicenza con Marsilio Arte. Poco più di quarantamila (40.706) sono stati i visitatori nei cinque mesi di apertura.
I dati a consuntivo del secondo evento del trittico “Grandi mostre in Basilica Palladiana” sono stati presentati in occasione di una conferenza stampa, che si è tenuta nella Sala degli stucchi di Palazzo Trissino-Baston, dal sindaco Francesco Rucco, dall’assessore alla cultura Simona Siotto e dal curatore Guido Beltramini.
La maggiore soddisfazione è venuta, a detta concordemente dei tre relatori, dalla copertura ottenuta dalla mostra da parte dei maggiori quotidiani nazionali. Non sono stati, invece, citati i servizi televisivi (e i relativi dati di audience) di cui la mostra è stata oggetto, anche se essi sono la componente più cospicua (insieme con i social network) di un mix di comunicazione in sintonia con i tempi.
I biglietti venduti sono stati complessivamente molto meno rispetto alle mostre organizzate da Goldin con la giunta Variati: 155.520 erano state le presenze più basse (Verso Monet, 2014) e 446.218 quelle record di Van Gogh (2018).
Nemmeno confrontabili anche i numeri della media dei visitatori per giorno, che è stata 273 per la “La fabbrica del Rinascimento”, ben diversa, quindi, da quelle degli eventi organizzati da Marco Goldin (2.579 per Raffaello verso Picasso, 2.438 Van Gogh, 2.160 Verso Monet, 1.886 Tutankhamon, Caravaggio, Van Gogh).
Non è comunque appropriato un raffronto fra i due cicli espositivi, sia per la tipologia completamente diversa degli eventi sia, soprattutto, per l’influenza di situazioni contingenti, in primis la pandemia, che ha raggiunto i picchi più alti di contagiosità proprio in coincidenza con le due mostre più recenti.
L’assessore Siotto ha ricordato che il successo della mostra sul Rinascimento è ascrivibile anche alla sua impostazione, che ha ottenuto numerosi apprezzamenti anche all’estero. “Ci sono state ricadute importanti – ha aggiunto Siotto – anche nell’indotto, come risulta dai pareri positivi che hanno espresso gli operatori locali della ristorazione e dell’alberghiero. Anche l’affluenza ai musei cittadini è stata incrementata in coincidenza con la visita alla mostra.”
I risultati del questionario sul gradimento a cui hanno risposto i visitatori evidenziano un apprezzamento del 60 per cento per i contenuti culturali della mostra, per la qualità dell’allestimento e per i pannelli didattici. Una aspettativa di contenuti culturali più alta è stata espressa dal 40 per cento dei visitatori che hanno risposto al questionario, un indice – questo – su cui si dovrà lavorare in vista del prossimo evento sull’Egitto.
La soddisfazione per le informazioni fornite per la visita è molto alta per l’81 per cento dei visitatori, e per il 90 per cento la qualità della visita è stata giudicata molto buona. Altri dati interessanti sono quelli sulle visite collettive (355 gruppi organizzati e 101 scuole) e quelli sulle disdette per il Covid, ammontate al 18 per cento del totale.
Significativo, infine, che la stragrande maggioranza (96 per cento) dei visitatori sia stata costituita da italiani. Il restante 4 per cento è ripartito alla pari fra cittadini UE ed extra-UE.
Il costo più alto nel bilancio di “La fabbrica del Rinascimento” risulta quello alla voce “direzione e produzione opere”, che ammonta a 673.362,56 euro, pari a oltre la metà delle uscite complessive (1.226.442,79 euro). Determinanti, invece, per la chiusura del bilancio in attivo sono stati contributi e sponsorizzazioni: 350.000 euro il contributo del Comune, 424.079 euro gli apporti di altri enti e di privati, per un ammontare totale di 774.079,27 euro. Gli incassi da biglietteria, book shop e altre attività è invece risultato poco superiore al mezzo milione di euro. L’utile sarà ripartito in quota 60 per cento al Comune e, il rimanente, a Marsilio Arte.