“La favola d’Orfeo” in diretta lunedì 21 ottobre su maxischermo in piazza dei Signori

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Per la prima volta una grande opera lirica sarà trasmessa in diretta dal Teatro Olimpico su maxischermo in piazza dei Signori.

Lunedì 21 ottobre alle 19.30 “La favola d’Orfeo” potrà essere vista in diretta grazie al generoso contributo di Paolo e Caroline Marzotto che rendono così disponibile al pubblico gratuitamente un capolavoro della musica di ogni tempo, con una proposta di alta divulgazione culturale.

Saranno 500 i posti a sedere a disposizione, liberi e non prenotabili, che consentiranno di seguire comodamente il capolavoro di Claudio Monteverdi per una durata di circa un’ora e mezza senza intervalli. In caso di maltempo l’evento si svolgerà comunque nel loggiato al piano terra della Basilica palladiana, verso piazza dei Signori.

“La favola d’Orfeo” andrà, infatti, in scena la Teatro Olimpico in prima nazionale proprio lunedì 21 ottobre, con repliche il 23 e 24 ottobre, con ancora pochi posti disponibili, nell’ambito della seconda edizione di Vicenza Opera Festival, ideato dal maestro Iván Fischer e realizzato dalla Società del Quartetto.

“La favola d’Orfeo trasmessa in piazza gratuitamente è certamente una proposta interessante che consente di avvicinare i vicentini alla cultura – dichiara l’assessore alla cultura Simona Siotto -. Di questo ringrazio Paolo e Caroline Marzotto che si sono generosamente offerti di coprire le spese per far in modo che un pubblico vasto possa apprezzare l’opera barocca che all’Olimpico ha ormai registrato il quasi tutto esaurito. Ringrazio anche la Società del Quartetto che ancora un volta porta al Teatro Olimpico un festival di alto livello apprezzato da un pubblico che raggiungerà Vicenza anche dall’estero”.

Dopo il Falstaff verdiano dell’edizione 2018, quest’anno il celebre maestro ungherese alla testa della Iván Fischer Opera Company – ne fanno parte la Budapest Festival Orchestra, un cast internazionale di cantanti e un corpo di ballo di tredici danzatori – va agli albori del genere operistico proponendo una speciale versione de “La favola d’Orfeo” di Claudio Monteverdi che debuttò a Mantova nel 1607.

La personale rilettura del capolavoro monteverdiano è frutto di un meticoloso lavoro di ricerca del maestro Fischer che con questa sua produzione porta alla ribalta, per la prima volta, l’originale finale “dionisiaco” pensato dal librettista Alessandro Striggio: in sostanza, la musica degli ultimi minuti dell’Orfeo rappresentato al Teatro Olimpico è stata scritta ex novo da Iván Fischer il quale, oltre ad essere fra i più rinomati direttori d’orchestra del mondo, è anche un apprezzato compositore.