In ogni Comune è presente un ufficio a cui vengono consegnati gli oggetti persi, rubati o abbandonati. L’anno scorso ben 834 oggetti, da portafogli a scheletri di biciclette passando per la tecnologia (cellulari, computer) e molto altro, sono stati ritrovati e affidati all’ufficio comunale competente. I cittadini possono reclamare i vari oggetti mentre i restanti, ora divenuti res nullius (cose di nessuno), vengono venduti all’asta dal Comune. Nel 2023, a fronte di 834 oggetti rinvenuti dal Comune, solo 139 sono stati reclamati mentre gli altri sono finiti all’asta facendo ricavare a Palazzo Trissino 7.500 euro.
Ogni anno l’ufficio oggetti rinvenuti del Comune compila un report dell’attività svolta che viene poi a sua volta inserito nel documento unico di programmazione allegato al bilancio consuntivo (ossia l’atto con cui la Giunta comunale rendiconta e certifica le spese e le entrate effettivamente sostenute nell’anno per la gestione dell’ente locale). Da questo documento si possono ottenere numeri più precisi. Delle 73 bici rinvenute solo 2 sono state reclamate dai legittimi proprietari, le restanti, così come gli oggetti delle altre categorie merceologiche che non vengono riconsegnati entro le tempistiche stabilite dal regolamento comunale, finiscono all’asta.
Ma nella lista ci sono anche 117 tra cellulari, tablet e computer portatili; 262 tra portafogli, documenti e tessere varie; 382 tra sacche, borse, valigie, articoli di bigiotteria, occhiali, chiavi, orologi, passeggini e seggiolini per i bambini per un totale di 834. Di questi, 139 sono tornati in possesso dei loro proprietari, principalmente carte d’identità e tessere sanitarie. Altri 42 documenti sono stati inviati invece ai Comuni di residenza dei proprietari oppure, nel caso di documenti rilasciati da Paesi esteri, alle rispettive sedi di rappresentanza diplomatica. Infine, 10 oggetti sono stati richiesti e restituiti ai cittadini che li avevano consegnati allo sportello, dopo un anno che nessuno si era presentato per reclamarli.
Quest’anno ben 695 oggetti “dimenticati” sono stati messi all’asta indetta dall’ Istituto vendite giudiziarie di Longare il cui ricavato confluisce alla fine nelle casse comunali. Ecco che fine fanno gli oggetti che perdiamo.