La Fondazione di Storia di Vicenza presenta col presidente Paolo Scaroni le attività del primo semestre 2022

A maggio, tra gli altri appuntamenti, un ciclo di incontri in collaborazione con Gallerie d’Italia di Vicenza su: “Ucraina, Europa, Democrazia”

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Fondazione di storia di Vicenza, la sede
Fondazione di storia di Vicenza, la sede

“Abbiamo chiuso un buon Bilancio 2021 e sono soddisfatto dei risultati economici che anno dopo anno ci consentono di sistemare le finanze della nostra Fondazione, la Fondazione di Storia di Vicenza, che, come molti altri enti culturali, deve contare sempre più sulle proprie forze”.

Così Paolo Scaroni, presidente della Fondazione di Storia onlus di Vicenza (qui altre notizie sulla Fondazione, ndr), ha commentato l’approvazione del Bilancio 2021 e la Relazione di missione del Consiglio di amministrazione, con le quali si è archiviato un anno che dal punto di vista della programmazione ha dovuto scontare ancora parzialmente gli effetti della pandemia.

Ciò nonostante, si sono svolti alcuni importanti convegni in presenza a seguito del progetto “Montagne Venete”, ideato e realizzato da Filiberto Agostini, nell’ambito del più ampio Programma della Regione Veneto dedicato ai fatti della Prima Guerra Mondiale e alla tempesta Vaia.

Nel corso dell’Assemblea dei soci della Fondazione di Storia di Vicenza, Scaroni, affiancato dai due vice presidenti Luigi Menegatti e Dario Semenzato e dal presidente del Comitato scientifico, Marcello Verga, ha colto l’occasione per annunciare alcuni degli eventi in programma, a partire da un ciclo di tre incontri su “Ucraina, Europa, Democrazia”, organizzato in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Vicenza, il primo dei quali avrà luogo il prossimo 10 maggio nella sede di Palazzo Leoni Montanari.

“Riprendiamo un tema che era molto caro al nostro fondatore, Gabriele De Rosa – ha sottolineato Scaroni – che riguarda i Paesi dell’Est, e in particolare l’Ucraina. Già molti anni fa De Rosa scrisse un volume in cui dipingeva questa nazione come terra di confine tra Est e Ovest e questa sua visione è stata purtroppo tragicamente confermata dagli avvenimenti odierni”.

In questi giorni la Fondazione è stata impegnata a Roma per il convegno internazionale “Face up”, progetto dedicato alla storia dei “luoghi di confino” durante i regimi totalitari del ‘900, finanziato dalla Comunità Europea, in partenariato con l’università La Sapienza di Roma, il cui momento conclusivo si svolgerà il prossimo mese di giugno all’Università di Tirana.

Il 4 maggio, giorno di San Floriano, alle ore 10.30, nella chiesa dei SS. Felice e Fortunato a Vicenza, dove sono conservate le reliquie del Santo, si svolgerà un incontro su “Culto e reliquie nella vita religiosa a Vicenza”, a cura di Marcello Verga. Il suo intervento sarà preceduto alle 9.30 da una Santa messa dedicata al martire. Sarà presente una delegazione dei vigili del fuoco, Corpo di cui San Floriano è patrono unitamente a quello della protezione civile.

Nella seconda metà di maggio è prevista, presso la sede della fondazione, l’inaugurazione ufficiale della mostra “La Regione del Veneto, 50 anni di storia 1970 – 2020”, alla presenza delle autorità regionali e cittadine. A tal proposito, è in fase di ultimazione il terzo e ultimo volume dell’opera editoriale “Storia delle Venezie”, che riguarderà le forme di governo e la vita politica delle Tre Venezie, fino ai nostri giorni, comprese per l’appunto le autonomie regionali. Ai primi di giugno verrà presentato il nuovo volume “Il lessico delle montagne venete in età contemporanea”, a cura di Filiberto Agostini, edito da Franco Angeli.