La giunta comunale di Vicenza approva il Piano degli interventi – Variante “Rigenerazione”.

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Approvata la variante rigenerazione
La presentazione del Piano degli interventi - Variante “Rigenerazione”"

È stato approvato dalla giunta comunale il Piano degli interventi – Variante 2024, ribattezzata “Variante Rigenerazione”, che a fine luglio arriverà sui banchi del Consiglio comunale.

Cristina Balbi, assessore allo sviluppo economico e al territorio, ha spiegato che la variante nasce dall’esame del Piano degli interventi dell’amministrazione precedente: «Abbiamo preso l’impegno di esaminarlo – ha chiarito – adattandolo alla nostra visione. Variante “Rigenerazione” è il titolo che abbiamo voluto dare, perché l’obiettivo è quello di rifunzionalizzare luoghi che sono chiusi e sottoutilizzati, e al contempo dotare la città di servizi come parcheggi pubblici e verde. Lo scopo è dunque quello di ridare luce, nuova attività e possibilità di investimento all’interno della città».

La revisione della variante al piano ha avuto inizio dopo l’insediamento della nuova amministrazione, sulla base del nuovo documento programmatico redatto a ottobre 2023. L’impostazione è sempre più attenta alla qualità degli spazi della vita quotidiana dei cittadini, favorendo la coesione sociale e la partecipazione attiva per un rafforzamento delle centralità di quartiere. Il tutto, senza dimenticare le opportunità di sviluppo strategico delle aree dismesse, degradate, abbandonate e sottoutilizzate, secondo principi di contrasto dei fenomeni derivanti dal cambiamento climatico.

Gli obiettivi della variante sono la rifunzionalizzazione della città consolidata, l’ampliamento/miglioramento della dotazione dei servizi pubblici, la tutela e la valorizzazione del territorio rurale, l’incentivazione della sostenibilità ambientale degli edifici e degli spazi urbani, e l’adeguamento alla pianificazione sovraordinata.

Nel perseguire l’obiettivo di riqualificare la città consolidata, la variante affronta anche il tema della dotazione di servizi a livello di quartiere, in quanto servizi e spazi pubblici adeguati e funzionali concorrono al miglioramento della qualità della vita.

Sette gli interventi edilizi diretti di rigenerazione previsti dalla variante, in viale della Pace al civico 230, in viale Crispi ai civici 103 e 107, in via Deledda al civico 6, in via Btg Val Vestone al civico 7A, in via Brotton ai civici 20 e 28, in via Legione Antonini ai civici 10 e 12, e in strada Pasubio ai civici 89 e 91. Tutti gli interventi sono caratterizzati dal recupero di aree degradate, dismesse o sottoutilizzate, con riduzione dell’area edificabile e il potenziamento della dotazione di nuovi servizi.

Sul tema della tutela della qualità del territorio rurale, l’amministrazione comunale conferma la sua attenzione ai temi della rigenerazione e della riqualificazione, con regole che, nel rispetto della normativa regionale, disciplinano la conservazione e il miglioramento dei caratteri della locale cultura rurale, le caratteristiche tipologiche, costruttive e formali delle costruzioni in zona agricola, la promozione, il recupero e la valorizzazione del patrimonio edilizio esistente.

La variante implementa anche l’applicazione dei protocolli green mediante l’aggiornamento della disciplina di Piano in particolare intervenendo sui contenuti del Prontuario per la Qualità Architettonica e la Mitigazione Ambientale, incentivando gli interventi di bioedilizia e di rigenerazione urbana. Un tessuto urbano funzionale e resiliente deve fare della mixitè delle destinazioni d’uso un punto di forza per rendere più flessibile e efficiente l’uso degli spazi e rendere più diffusa l’offerta di servizi. In questo senso, la variante ridefinisce la disciplina delle destinazioni d’uso delle zone residenziali di completamento.

Sono previsti inoltre adeguamenti al Piano Territoriale Regionale di Coordinamento (PTRC) per alcuni dei Sistemi di valore da salvaguardare ritenuti più rilevanti, in riferimento al sistema territoriale della città e all’importanza delle categorie di beni da tutelare. In particolare si introducono disposizioni di tutela per le Ville del Palladio, le architetture del Novecento e gli edifici liberty, sia con la loro individuazione nel PI sia con la creazione di una disciplina normativa di valorizzazione e salvaguardia di questi sistemi.