La Giunta del Veneto adotta il Piano di sorveglianza e controllo delle malattie infettive durante gli eventi massa

268
medici di base Ambiti territoriali sociali pfas veneto casa di comunità schio eventi massa veneto
Manuela Lanzarin

La Regione Veneto ha adottato misure specifiche di prevenzione e approvato il Piano di sorveglianza e controllo delle malattie infettive durante gli eventi massa. La decisione è stata presa anche in previsione di appuntamenti per i quali è prevista una grande affluenza di pubblico, quali ad esempio il Giubileo 2025 e i Giochi Olimpici e paralimpici invernali 2026.

L’assessore alla Sanità e al Sociale, Manuela Lanzarin, annunciando il provvedimento che nei giorni scorsi ha ottenuto il via libera dalla Giunta regionale, ha detto: “Gli eventi di aggregazione di massa, sia organizzati che spontanei, aumentano il rischio di circolazione di più patogeni anche tra la popolazione generale e mettono a dura prova le strategie di prevenzione in Veneto, determinando un forte impatto sui sistemi sanitari locali.

L’esperienza maturata dalla rete di prevenzione della nostra regione – ha aggiunto l’assessore – rende indispensabile adottare preventivamente delle azioni di sorveglianza. In questo modo sarà possibile, nel caso fosse necessario, attivare l’organizzazione in risposta ad eventuali rischi di salute pubblica.

Tra le patologie con maggiore probabilità di diffusione, il documento rivolge la propria attenzione alle malattie infettive che sono già oggetto di sorveglianza da parte della Regione, ma anche alle possibili nuove patologie emergenti di natura infettiva, che potrebbero rappresentare un rischio non ancora ben definito, ma potenzialmente rilevante per la salute pubblica”.

Il documento, predisposto dalla Direzione Prevenzione, Sicurezza alimentare, Veterinaria – Area Sanità e Sociale, pertanto, ha lo scopo di preparare la risposta alle minacce per la salute pubblica attraverso alcune fasi fondamentali:

  • la valutazione del rischio,
  • le azioni di risposta, attraverso la gestione ed il coordinamento dell’emergenza, la rete della diagnostica microbiologica umana ed animale, la prevenzione della salute dai rischi ambientali e climatici,
  • la sorveglianza delle malattie infettive (simil influenzali, accessi ai PS, sorveglianza virologica),
  • la sorveglianza ambientale acque reflue,
  • la sorveglianza ambientale acque potabili.