Legge 205 alla base dei 1.500 milioni almeno promessi dal governo del cambiamento ai risparmiatori BPVi e Veneto Banca: ne discutono Miazzo, Rocca e Miatello. Parte I

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Dopo l’annuncio (promessa?) di almeno 1.5 miliardi provenienti dai fondi dormienti da parte di Luigi Di Maio, vice premier e capo politico del M5S, confortato dalla sostanziale conferma di Massimo Bitonci, che rappresenta la Lega, l’altro contraente del contratto di governo che prevede l’applicazione della “legge vigente” con adeguate estensioni di importi e destinatari, previsti per altro come potenzialità, abbiamo ospitato nello studio di VicenzaPiu.tv il terzo incontro specifico (qui il primo e qui il secondo) per discutere della legge 205 e del suo futuro, si spera a breve, a favore dei soci risparmiatori di BPVi, Veneto Banca e delle 4 banche risolte.

 

C’erano il dr. Riccardo Federico Rocca dello studio legale Rocca di Milano, Gianni Miazzo, vice presidente dell’associazione Soci Banche Popolari (area del Coordinamento banche di don Enrico Torta) e Patrizio Miatello, presidente dell’associazione Ezzelino III da Onara e “leader” delle delle associazioni Unite per il Fondo.

Abbiamo pressato tutti perché si discutesse di fatti e documenti e non di ipotesi, fake news e favole: nella prima parte del dibattito che presentiamo ora è, quindi, iniziato un tentativo, che nella seconda parte apparirà ancora più concreto, di concentrare gli sforzi di tutti (politici e associazioni) affinché, piuttosto che a volersi intestare meriti, si punti a raggiungere risultati consistenti a favore dei risparmiatori che hanno sottoscritto e/o acquistato azioni o obbligazioni di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e 4 banche risolte.

A domani per la parte successiva del dibattito confronto.