La mostra sul Vicentino ai tempi del Palladio resterà aperta durante le feste

438
La mostra sul Vicentino

Resterà aperta anche durante le imminenti feste natalizie “Architettura industriale nel Veneto del Rinascimento” al Palladio Museum di Vicenza. Ovvero la mostra che racconta il Vicentino ai tempi del noto architetto rinascimentale.

La mostra sarà dunque visitabile dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 18, con ultimo ingresso alle 17 e 30) con aperture straordinarie lunedì 26 dicembre 2022 e lunedì 2 gennaio 2023, mentre resterà chiusa il giorno di Natale, domenica 25 dicembre e il primo dell’anno, domenica 1º gennaio.

La mostra che racconta il Nord-Est e l’Alto Vicentino ai tempi del Palladio, i brevetti, le invenzioni, la creatività industriale per produrre oggetti di design e moda che andavano a ruba nell’Europa del Rinascimento, prosegue con la sua narrazione ricca di fascino e di scoperte sull’evoluzione del nostro territorio: attraverso dipinti, mappe, disegni, oggetti, modelli, libri e filmati, ci parla di questa epoca d’oro riportando in vita le architetture del boom industriale del Veneto del Rinascimento, le “fabbriche” ovvero le ville di Andrea Palladio. Perché se Palladio è riuscito a realizzare le sue meraviglie è certo merito del suo genio. Ma anche, se non soprattutto, degli effetti di quel “miracolo economico” che nel ‘500 portò il Veneto di terraferma ai vertici dell’innovazione tecnologica e della produttività europee.

La mostra in corso al Palladio Museum a Vicenza, a Palazzo Barbaran da Porto, “Acqua, Terra, Fuoco. Architettura industriale nel Veneto del Rinascimento” mette in luce proprio questo: un territorio in rapida trasformazione dove l’abbondanza di risorse naturali (in primis l’acqua) e l’ingegno tecnologico innovano l’economia e la cultura. Città come Schio, Valdagno, Arzignano, sono già allora dei centri produttivi di eccellenza, riconosciuti e apprezzati a livello europeo e partecipano a pieno titolo a quello straordinario sviluppo industriale che trasformò campagne e colline del Veneto in sede di efficientissime manifatture che non avevano pari nel mondo dell’epoca. Una potentissima Silicon Valley localizzata in aree periferiche, ai piedi delle colline dell’alto vicentino e del trevigiano, soprattutto.