La newsletter di Repubblica col buongiorno del direttore Maurizio Molinari: giustizia, la sfida di Draghi e non solo

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la Repubblica: Buongiorno Rep di Maurizio Molinari
la Repubblica: Buongiorno Rep di Maurizio Molinari

Oggi il premier Draghi e la ministra Cartabia saranno nel carcere dei pestaggi. Una visita, quella nel penitenziario di Santa Maria Capua Vetere, che rappresenta un gesto simbolico dopo le immagini degli abusi nei confronti dei detenuti per ribadire la difesa dei diritti. Ma anche l’occasione per sostenere la necessità di riformare la Giustizia, con l’intenzione di rivedere anche il sistema penitenziario. Nel suo commento Lavinia Rivara lo definisce “un chiaro segnale di discontinuità rispetto al governo precedente e alla sua concezione del pianeta giustizia, dalle carceri ai processi. In altre parole una presa di distanza netta dalla linea Conte-Bonafede, dai suoi ideologismi e dai suoi inciampi. Non si può dimenticare che lo stesso ex ministro dei 5Stelle era stato costretto a sostituire a maggio 2020 il capo del Dap, Francesco Basentini, travolto dalla disastrosa gestione della pandemia nelle carceri”.

Ieri seduta movimentata al Senato per il disegno di legge Zan contro l’omofobia. È fallito il primo blitz di Salvini per fermare la legge. Ma il leader leghista insiste per cambiare il testo. In un’intervista anche Maria Elena Boschi chiede al Pd di accettare una mediazione: “Abbiamo proposto di tornare al testo di Ivan Scalfarotto e firmato da molti colleghi, tra cui Zan. In sintesi: punire ogni delitto di odio che abbia come matrice l’omofobia e la transfobia. Così si otterrebbe la stessa tutela, ma superando le obiezioni di alcune forze politiche”.

E sul tema dei diritti, Linda Laura Sabbadini parla del Women20, il G20 per l’empowerment femminile: “Non è solo potere delle donne, ma lo include. È energia, vitalità, partecipazione, protagonismo, presa di coscienza femminile, conquista delle proprie potenzialità. Un vero e proprio cambiamento di paradigma. Che fa bene alla crescita e fa bene alla politica”.

Matteo Renzi è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Roma assieme al produttore televisivo Lucio Presta. L’ipotesi di reato è finanziamento illecito: secondo i pm, i 754 mila euro ricevuti dal leader di Iv per un documentario avrebbero in realtà sostenuto l’attività politica. Renzi replica ribadendo di avere documentato ogni operazione ai magistrati e di “non temere niente e nessuno”.

Oggi la Commissione Europea vara il Green Deal, con le misure per abbattere l’inquinamento e sostenere un’economia verde. Ma Claudio Tito rivela che “il nostro governo ha ricevuto un rapporto dalla Rappresentanza permanente italiana a Bruxelles in cui si segnalavano alcune criticità del ‘Green Deal’. Difficoltà potenzialmente in grado di creare molte e severe complicazioni al sistema industriale e sociale del nostro Paese. Tanto che l’esecutivo guidato da Mario Draghi ha iniziato a fare proprie le segnalazioni della Rappresentanza. E a non nascondere che non rinuncerà a vigilare su tutte le misure del Pacchetto”.

L’Antitrust francese ha inflitto a Google una multa da mezzo miliardo di euro. Secondo l’autorità di Parigi – spiega Anais Ginori – il colosso Usa non ha negoziato “in buona fede” con gli editori rispetto alla pubblicazione dei contenuti digitali, come invece si era impegnato a fare. Google dovrà inoltre “presentare un’offerta di remunerazione per l’attuale utilizzo dei contenuti protetti” di editori ed agenzie di stampa, se non vuole incombere in altre mega-sanzioni”.

Gianni Riotta analizza le ambiguità della sinistra italiana davanti alle proteste democratiche a Cuba e alla dura repressione del presidente Diaz-Canel: “Il Partito democratico del nuovo segretario Enrico Letta sta conducendo una sua, lodevole, campagna per riconquistare consensi tra le nuove generazioni, diffidenti davanti alla sinistra di vecchio conio. Sarebbe importante dunque offrire icone e ideali limpidi e seppellire i trofei sconfitti nel Novecento, schierandosi con i ragazzi coraggiosi in lotta per la libertà, a Hong Kong e all’Avana”.

Il presidente Macron ha introdotto l’obbligo di pass vaccinale per accedere ai locali pubblici e ai mezzi di trasporto, in modo da diminuire i contagi e spingere a vaccinarsi. E anche il governo italiano sta valutando un’iniziativa simile, anche se i presidenti delle Regioni sono divisi mentre Salvini e Meloni si sono già dichiarati contrari.

Ha fatto scendere i 24 ragazzini dall’autobus che stava prendendo fuoco in una galleria del lecchese, portandoli in salvo. Mauro Mascetti, l’autista del pullman diretto a un centro estivo, però dichiara: “Non sono un eroe, ho fatto solo quello che andava fatto. Siamo tutti salvi e tutti al sicuro, questo è l’importante”.

“Sapete chi siamo, noi azzurri? Una classe delle medie in gita”. In un’intervista di Maurizio Crosetti, Leonardo Spinazzola racconta la squadra che ha vinto la Coppa: “Facciamo scherzi scemi, ci prendiamo in giro, ci diamo le botte e mai un battibecco vero in 45 giorni. La Nazionale è la prova di quello che può combinare un gruppo di persone solari, di amici veri che chiedono solo di divertirsi e volersi bene”.

 

Buona lettura,

Maurizio Molinari