“La Nuova Bertoliana”, grande seguito per i sei seminari proposti

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Si è concluso nei giorni scorsi il ciclo “La Nuova Bertoliana: una Biblioteca oltre i luoghi comuni”, la serie di incontri “attivi e partecipativi” per presentare alla città di Vicenza modelli di nuove biblioteche realizzate in Italia.

Sebbene l’emergenza sanitaria abbia consentito solo al primo appuntamento del 15 ottobre la presenza in sala del pubblico, mentre gli altri seminari si sono tenuti in modalità online, il bilancio finale dell’iniziativa è indubbiamente lusinghiero sia per la numerosa partecipazione “a distanza”, sia per la qualità e l’interesse suscitato dai relatori ospiti. I sei seminari, infatti, hanno avuto un riscontro complessivo di quasi 600 visitatori.

Da gennaio 2021 sono previsti focus group mirati con le categorie che possono essere interessate ad un nuovo spazio di welfare culturale.

“Il percorso verso la creazione della una nuova Bertoliana è accompagnato da una serie di proposte di approfondimento che coinvolgono i cittadini, gli studenti e tutti coloro che frequentano la biblioteca – spiega il sindaco Francesco Rucco -. La partecipazione che si è registrata dimostra l’interesse verso questo importante progetto che si svilupperà all’ex tribunale e su cui l’amministrazione crede, affinché possa diventare un luogo di crescita culturale all’avanguardia. Pertanto ogni contributo diventa fondamentale”.

“Siamo soddisfatti – commenta Chiara Visentin, presidente della Bertoliana – della risposta dei cittadini nell’interagire con la Bertoliana per ascoltare le altre realtà italiane che hanno realizzato nuove biblioteche con caratteristiche simili alla nostra. Ora inizieremo una seconda serie di incontri: focus group mirati con le categorie che possono essere interessate ad un nuovo spazio di welfare culturale come deve essere una moderna public library. Le loro sollecitazioni ci serviranno per implementare, laddove è possibile, anche la Bertoliana attuale. La nostra responsabilità è quella di lavorare insieme per costruirci un futuro di conoscenza, perché una grande biblioteca come la Bertoliana ha il dovere di costruire una comunità partendo dalla costruzione di servizi”.

Agli incontri del ciclo “La Nuova Bertoliana: una Biblioteca oltre i luoghi comuni” hanno partecipato anche tre istituti superiori della città, il liceo Fogazzaro, il liceo Pigafetta, e l’Istituto Canova che hanno avviato per i loro studenti un progetto di alternanza scuola lavoro per analizzare le proposte presentate nel corso dei seminari e riflettere su eventuali risposte che possono arrivare dai giovani, utenza imprescindibile per ogni biblioteca.

I seminari hanno inoltre avuto un’appendice mattutina rivolta al personale della Bertoliana che, per l’occasione, ha potuto interagire e colloquiare con i direttori delle biblioteche del progettosulle prospettive di nuovi servizi bibliotecari, con l’obiettivo di confrontarsi su esperienze e buone pratiche per ipotizzare nuovi servizi bibliotecari, informativi e sociali integrati ed efficaci.