La OTO porta al Teatro Olimpico di Vicenza la musica ceca

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In attesa delle quattro rappresentazioni de l’Histoire du Soldat di Stravinskij con le quali a fine settembre – sotto la direzione di Beatrice Venezi – inaugurerà in Prima nazionale il 74° Ciclo degli Spettacoli Classici al Teatro Olimpico, mercoledì 1 settembre la OTO torna nel “suo” teatro per un concerto straordinario dedicato a tre autori cechi.

La serata inizia, alle 21, sulle note della Suite per orchestra d’archi composta nel 1877 dal boemo Leoš Janáček. Lavoro d’esordio del suo nutrito catalogo orchestrale, la deliziosa Suite si dipana in sei movimenti ognuno dei quali si distingue per la felice libertà armonica, ritmica e modale che ritroveremo anni dopo nelle opere più mature di Janáček. Già dal primo decennio del Nocevento il boemo verrà considerato uno degli autori contemporanei più apprezzati d’Europa.

È del 1933 il secondo brano in programma: il Concertino per Trio con pianoforte e archi di Bohuslav Martinů. Ingiustamente poco proposta nelle sale da concerto italiane, la musica di Martinů (in particolar modo quella sinfonica) conquistò il pubblico statunitense quando, nei primi anni Quaranta, il compositore si stabilì in America assieme alla moglie francese per sfuggire al regime nazista. Durante il suo soggiorno negli States oltre all’intensa attività compositiva Martinů si dedicò all’insegnamento presso la Princeton University. Fra gli allievi che seguirono i suoi corsi ci fu anche un giovane Burt Bacharach.

La parte solistica del Concertino è affidata all’Hèsperos Piano Trio formato da Filippo Lama al violino, Stefano Guarino al violoncello e Riccardo Zadra al pianoforte. Il sodalizio fra i tre musicisti è nato nel 2009 favorito da un affiatamento spontaneo basato sulla condivisione di percorsi di vita musicale molto diversi fra loro che comprendono un ricco elenco di esperienze solistiche, cameristiche, orchestrali e didattiche. Il trio si esibisce regolarmente in prestigiosi palcoscenici italiani, anche per progetti speciali come, recentemente, l’esecuzione integrale dei trii di Beethoven.

L’ultimo autore ceco in programma è Antonín Dvořák del quale viene proposta la Serenata per orchestra d’archi in Mi maggiore Op. 22. Composto in un anno particolarmente felice per il suo autore, il 1875, il lavoro prese vita in una manciata di giorni ma la prevista prima esecuzione viennese fu però annullata per una serie di imprevisti. Debuttò a Praga nel dicembre del 1876; il pubblico viennese dovette attendere fino al 1884 per ascoltarla sotto la direzione di Hermann Kretschmann.

La Serenata, che si snoda in cinque movimenti, è tutta intrisa “d’un felice spirito boemo” ed è pervasa da grande fascino in stile classicheggiante.

Il concerto, realizzato in collaborazione con il Comune di Vicenza, è inserito nella rassegna Vicenza Estate 2021 coordinata dall’amministrazione comunale.

Biglietti da 10 a 20 Euro in vendita online sul circuito Vivaticket, presso la sede della OTO in Vicolo Cieco Retrone (0444 326598) e la biglietteria del Teatro Olimpico la sera del concerto. Nel rispetto della normativa vigente gli spettatori potranno assistere al concerto esibendo il Green Pass o l’attestazione di aver effettuato nelle 48 che precedono l’evento un test molecolare o antigenico rapido con esito negativo.