La pedemontana nella Valle dell’Agno: le obiezioni di Daniela Muraro candidata di Potere al popolo

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Daniela Muraro, candidata alla Camera di Potere al popolo per il collegio Vicenza 5: “La pedemontana nella Valle dell’Agno: no autostrada a pagamento, no caselli, trasformiamola in superstrada a veloce scorrimento: riduciamo i costi, il disastro ambientale, risparmiamo vite umane e verrà usata da tutti… L’ultima notizia non proprio positiva riguarda l’annuncio che quando la Pedemontana sarà terminata non sarà ancora terminato il nuovo casello di collegamento con la A4. Avremo così l’ennesima storia italiana di inefficienza e pressapochismo”.

È giusto ricordare che la Pedemontana è una autostrada a pagamento ne consegue che non servirà ai valligiani per spostarsi ma servirà solo a chi fa lunghe percorrenze ovvero merci più che persone.
Intanto quotidianamente vediamo il disastro ambientale:
· Tre deviazioni del torrente Poscola
· Distruzione della tangenziale di Montecchio Maggiore
· Distruzione delle risorgive delle Poscole
· Tre caselli più due dell’autostrada A-4 (il vecchio ed il nuovo) in un tratto di appena 12 chilometri
· 1600 metri di galleria per aggirare un’area dei Marzotto oggetto di speculazione
· Tre volte la Pedemontana attraversa la strada di fondo valle, la provinciale 246
· Nessun vantaggio per la mobilità locale anzi complicazioni e problemi per future soluzioni
· Distruzione di terreno agricolo, distruzione di abitazioni, espropri
· Dispersione del bene prezioso dell’acqua
· Una cementificazione insostenibile che unita agli scavi delle trincee comporterà problemi idrogeologici.
735milioni di euro è il costo previsto per realizzare i 30,75 chilometri tra Montecchio Maggiore e l’intersezione con l’autostrada Valdastico-Nord. Ma chi imboccherà la Pedemontana nella Valle dell’Agno affrontando un percorso tortuoso e 8,6 Km di infide gallerie? Chi proviene dall’autostrada A-4 o dalla zona di Thiene sceglierà la più lineare e quindi più veloce e meno cara autostrada Valdastico-Nord. Per 39 anni dal 2020 (termine presunto della fine dei lavori) ogni anno, la Regione Veneto cioè la “stazione appaltante” dovrà versare alla concessionaria SIS 153 milioni di euro più IVA e a ciò si aggiunge la restituzione, da quest’anno, con salati interessi, del mutuo di 300 milioni di euro contratto da Zaia per aiutare la SIS invece di rescindere il contratto con essa per inadempienza. Inoltre 615 milioni di euro sono stati concessi a suo tempo per sostenere il project-financing di quest’ opera peggiore del MOSE
anche se i lavori proseguono le modifiche al progetto possono essere ancora proposte e attuate
Siamo ancora in tempo per impedire il progetto della regione e dei poteri economici
vogliamo
· Revisione del progetto della Pedemontana per tutti i 94,5 Km, possibilità prevista dalla legge
· Stop alla pericolosa e devastante galleria Castelgomberto-Malo
· Stop ai caselli sbrana territorio
· Pedemontana: superstrada senza pedaggio, libera per tutti, un’opera dunque molto più economica! Niente i 16 caselli, niente strade di adduzione ai caselli (53 Km) niente complanari (65 Km) niente sconvolgimenti alla viabilità locale, niente opere per collegare un territorip che la superstrada a pedaggio divide in due.
Via chi ha venduto il Veneto per trenta denari; serve una mobilitazione popolare

Daniela Muraro attivista No Pedemontana candidata della lista Potere al Popolo!