La presidente del Consiglio comunale Damiano all’Independence Day Party: “L’amicizia che lega gli Stati Uniti a Venezia è tangibile ogni giorno di più”

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Comune di Venezia
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“Questa è una festa non solo di patriottismo, ma di amicizia”. E’ stato introdotto in questo modo nella Sala della Musica dell’Hotel Ca’ Sagredo di Venezia l'”Independence Day Party”, che celebra oggi, 4 luglio, la Festa dell’Indipendenza degli Stati Uniti alla presenza delle autorità cittadine, del console per gli Affari consolari del Consolato generale americano, Brian Corteville, del comandante provinciale dei Vigili del fuoco, Giovanni Di Iorio, del questore di Venezia Maurizio Masciopinto, e soprattutto dei tanti statunitensi che abitano o frequentano Venezia.

All’evento, aperto dalla lettura di una lettera inviata da Daniel Nigro, commissioner del New York City Fire Department (FDNY), e dai saluti di Lorenza Lain, direttrice di Ca’ Sagredo, è intervenuta anche la presidente del Consiglio comunale, Ermelinda Damiano: “Il forte legame che lega Venezia agli Stati Uniti è ormai tangibile non solo in giornate come questa ma nel corso di tutto l’anno – ha dichiarato – Lo si vede ad esempio in occasione della Regata Storica di Venezia, quando una delegazione dei pompieri di New York sfila lungo il Canal Grande su una caorlina fianco a fianco dei colleghi veneziani. Voglio inoltre porgere un saluto affettuoso agli americani di Venezia – ha continuato Damiano – a quelli che hanno deciso di abitarci e a coloro che hanno scelto di visitarla. Voglio ricordare in questa sede gli ‘eroi della tragedia dell’11 settembre’, i vigili del fuoco di New York, ma anche i colleghi veneziani con cui si è instaurata una bella amicizia dopo quella nata tra il sindaco Brugnaro e il comandante Daniel Nigro. Venezia e New York, due bellezze nel mondo, due città del mondo. Viva l’amicizia che ci lega”.

Durante la cerimonia sono intervenuti il console Corteville e numerose altre autorità. Tra i momenti clou la consegna di alcuni riconoscimenti a coloro che hanno dato lustro ai rapporti tra Venezia (e l’Italia) e gli Stati Uniti e l’esibizione di danza dei ballerini della scuola “Edda Marcialis”.