La prima ministra scozzese Nicola Sturgeon si è dimessa dopo un incarico di otto anni

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Nicola Sturgeon
Nicola Sturgeon

Nicola Sturgeon, leader della Scozia e principale sostenitrice dell’indipendenza, ha annunciato a sorpresa le sue dimissioni, spiegando di non sentirsi più in grado di dare il massimo e di essere preoccupata per il suo ruolo di figura polarizzante nel Paese.

Parole che in qualche modo hanno ricordato il tono di quelle della sua omologa neo zelandese Jacinda Ardern, che ha lasciato l’incarico il mese scorso. “Credo che parte del servire bene sia sapere, quasi istintivamente, quando è il momento giusto per lasciare il posto a qualcun altro.

Nella mia testa e nel mio cuore, so che quel momento è adesso”, ha spiegato. Spina nel fianco dei primi ministri britannici che si sono succeduti nel corso dei suoi otto anni al potere, Sturgeon è stata elogiata a livello internazionale per la sua gestione della pandemia e ha contribuito a rendere la Scozia un leader globale sulle questioni climatiche, anche se non è riuscita a fare progressi in merito alla causa che le stava più a cuore: l’indipendenza.

Nicola Sturgeon ha confermato che rimarrà al suo posto fino alla scelta di un nuovo leader e che dopo servirà come legislatore nel parlamento scozzese. Non sono mancati, tuttavia, momenti complicati, soprattutto in riferimento al disegno di legge scozzese sulla riforma del riconoscimento di genere, che è stato bloccato dal governo britannico.

Sturgeon ha lasciato in eredità una speranza: che le prossime elezioni generali nel Regno Unito, che si terranno entro il gennaio 2025, servano come “referendum de facto” sull’indipendenza.

Fonte: The Vision