Da questa mattina c’è un po’ di Paolo Borsellino anche a Lonigo. Ci sono i suoi valori, la promozione della legalità, la lotta alla mafia, il coraggio di “utilizzare i talenti che ognuno possiede e di non arrendersi di fronte alle difficoltà”, come lui stesso diceva ai giovani.
Paolo Borsellino, giudice vittima della mafia, continuerà a vivere ne “La Casa di Paolo”, ospitata nella palazzina recentemente restaurata dalla Provincia di Vicenza a completamento del complesso scolastico dell’Istituto Superiore “Sartori-Rosselli” di Lonigo.
Il progetto è della preside Lucia Russo che ha sottoscritto un accordo di partenariato con l’associazione “Agende Rosse” di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo.
All’inaugurazione della Casa di Paolo erano presenti stamattina tante autorità, il prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo, che alla lotta alla mafia e al rispetto della legalità ha dedicato la propria vita, i vari gradi di governo, dalla senatrice Erika Stefani al presidente della Provincia Andrea Nardin con la vicepresidente Maria Cristina Franco passando dal sindaco di Lonigo Pierluigi Giacomello e dall’assessore regionale Elena Donazzan rappresentata dal consigliere Davide Berton. E poi il mondo della scuola, con la provveditrice Nicoletta Morbioli e i i dirigenti degli istituti leoniceni.
Ma soprattutto c’era chi della lotta alla mafia ha fatto una missione di vita, come Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, presente da remoto, e poi la nipote di Paolo Borsellino Roberta Gatani, responsabile de “La Casa di Paolo” di Palermo, Sara Caon, destinataria dell’ultima lettera scritta dal giudice Borsellino, Mario Bruno Belsito, docente e presidente della Rete Antimafia Brescia.
Presente anche Anna Paola Borghesan, presidente dell’associazione “David e Golia” che, dopo aver perso il figlio a causa dei bulli, dedica la propria vita alla lotta al bullismo.
E poi loro, gli studenti, il fine ultimo del progetto. Studenti che per quasi due ore hanno ascoltato i racconti dei relatori, di chi ha vissuto in prima persona la lotta alla mafia e di chi si impegna per promuovere la cultura della legalità.
“E’ il primo intervento che concludiamo fra quelli finanziati con il Pnrr -ha sottolineato Nardin- Stiamo intervenendo sull’intero territorio provinciale per offrire ai nostri ragazzi non solo spazi sicuri e confortevoli dove studiare, ma luoghi di crescita e di educazione , come è la Casa di Paolo.”
“La Casa di Paolo non è solo un luogo fisico -ha affermato la preside Russo- è un modus operandi, è l’impegno di chi crede nei talenti dei giovani, nella scintilla di bontà che è in ognuno di noi.”
Il Prefetto Caccamo ha raccontato la sua esperienza nei territori della Sicilia e della Puglia, dove si è trovato faccia a faccia con la mafia, ma dove ha assistito anche a tanti momenti di ribellione alla mafia, soprattutto da parte degli studenti.
“Dobbiamo avere fiducia nei ragazzi -le parole di Salvatore Borsellino- offrire loro ascolto e accoglienza, ma anche una seconda opportunità, guidandoli nella strada della legalità.” Esattamente come fa Roberta Gatani tutti i giorni nella sua Casa di Paolo a Palermo. “Che è lontana da Lonigo e ha un territorio e problemi diversi -ha aggiunto- ma che opera là come qua con lo stesso spirito di chi si mette al fianco dei più fragili e li sostiene, fornendo loro gli strumenti per diventare brave persone. Non eroi, semplicemente brave persone.”
Non è un caso che l’ingresso a La Casa di Paolo di Lonigo sia stata preceduta non dal taglio del nastro tricolore, ma dallo scioglimento del nodo, “perchè qui non si taglia, ma si sciolgono nodi” ha spiegato la preside.
La Casa di Paolo
Nella Casa di Paolo si cercherà di promuovere la crescita culturale e civile degli studenti, di dilatare il loro campo di esperienze, di accogliere le loro eventuali fragilità e di far leva sulla relazione educativa per far emergere i punti di forza e i talenti nascosti.
La collaborazione tra la Casa di Paolo e l’Istituto Rosselli-Sartori favorirà il consolidamento delle competenze di cittadinanza, imprescindibili per un approccio al lavoro che sia etico, sostenibile e green. Per alcuni studenti rappresenterà, inoltre, un luogo altro rispetto alle aule didattiche, dove sperimentare diversi modi di crescere insieme e imparare a coltivare la speranza di un futuro prospero e rispettoso della legalità.
L’Istituto Rosselli-Sartori è destinatario di una cospicua somma legata ai fondi PNRR che servirà ad attivare proposte progettuali finalizzate al contrasto della dispersione scolastica e dell’isolamento sociale.
La palazzina restaurata
La sede de “La Casa di Paolo” di Lonigo è ospitata nella palazzina recentemente restaurata dalla Provincia di Vicenza con un importo di 500mila euro.
La palazzina è stata realizzata tra il 1896 e il 1939 ed è una pertinenza di villa Scortegagna, il complesso di architettura neoclassica edificato agli inizi dell’800 che oggi ospita l’istituto superiore di Lonigo Sartori-Rosselli”.
Gli interventi realizzati hanno riguardato il rifacimento degli intonaci di facciata; la sostituzione degli infissi, interni ed esterni, con caratteristiche energetiche più performanti; adeguamento degli impianti dei locali interni all’uso pubblico, con installazione impianto di
riscaldamento/raffrescamento, impianto elettrico e di illuminazione; opere di finitura interna, con tinteggiature e ristrutturazione/ sostituzione di pavimenti e intonaci.
Gli interventi hanno rispettato la struttura esistente e hanno riproposto gli stessi cromatismi, nel rispetto dell’intero complesso.
La palazzina permetterà il trasferimento degli uffici di segreteria e del personale e offrirà spazi da destinare ai docenti, in modo da liberare villa Scortegagna che guadagnerà quindi spazi per gli studenti.
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Fonte: La Provincia di Vicenza restaura la palazzina dell’istituto superiore di Lonigo “Sartori-Rosselli”: sarà sede de “La Casa di Paolo”, per la legalità, contro il disagio giovanile , Provincia di Vicenza