La rassegna Stampa di VicenzaPiù: un occhio in… più

183

Per tagliare un po’ l’aria…

Vignetta di Giannelli, dal Corriere della Sera
Vignetta di Giannelli, dal Corriere della Sera

Esteri – Oggi, venerdì 3 luglio 2020, i giornali nazionali aprono le prime pagine con una novità sulla vicenda dei marò: il Tribunale arbitrale internazionale riconosce a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone il diritto ad essere processati a Roma, riconoscendo all’Italia e non all’India la giurisdizione sul caso. L’Italia, però, dovrà risarcire i danni provocati dall’incidente che avvenne il 15 febbraio del 2012. Ricostruisce l’accaduto il Corriere della Sera: “due pescatori indiani furono uccisi nelle acque indiane, al largo dello Stato del Kerala. La polizia locale accusò i fucilieri di marina, che erano in missione antipirateria sulla nave Enrica Lexie, di aver sparato i colpi mortali e arrestarono Latorre e Girone”.

Un altro caso da “risolvere” a livello internazionale è l’omicidio Regeni. Repubblica titola: “Regeni, Fico: Rispondere al cazzotto dell’Egitto”. Il vertice dell’altro ieri tra magistrati egiziani e procura di Roma, infatti, aveva mancato una risposta sulle rogatorie e la beffa di alcune richieste investigative da parte del Cairo. “Luigi Di Maio sarebbe intenzionato a richiamare per consultazioni l’ambasciatore italiano al Cairo”, scrive sempre Repubblica.

 

Locale – Torna un’altra ondata di Covid nel vicentino. Il Giornale di Vicenza titola: “Contagi a Pojana. Isolamento per 52 persone”. Tutto sarebbe partito dal ritorno dalla Bosnia di un dirigente e quattro dipendenti dell’azienda Laserjet srl di Cagnano, risultati poi tutti positivi al Coronavirus. Precisa però il quotidiano: “Ieri il sindaco Paola Fortuna ha ribadito che è tutto sotto controllo cercando anche di smorzare gli allarmismi”.

Continuano inoltre le incomprensioni tra il sindaco di Vicenza Rucco e FdI sulla delibera del bilancio da firmare entro luglio. Se non si rispetta il termine, l’amministrazione cade, fa sapere il Giornale di Vicenza. E sempre il quotidiano titola a pagina 12: “FdI spara, Rucco avverte. «È il bilancio del Covid. No a giochi di poltrone». Il sindaco si dice sereno: «Berlato? Non vota. Decidano i consiglieri. Non approvando l’assestamento faranno saltare aiuti per 2 milioni»”. Secondo il sindaco, non approvare quel bilancio vuol dire non approvare il fondo di solidarietà che mette a disposizione 2 milioni e 220 mila euro per famiglie e imprese, abbattimento della Tari e bonus affitti.  “Rucco lo ribadisce – continua il quotidiano vicentino – e lo sintetizza rivolgendosi (in)direttamente a Berlato: «Questo è il bilancio di assestamento determinato dal Covid. Non era il nostro assestamento di bilancio: avevamo altre idee. Veda lui, decida lui. Noi lo votiamo”.

Passando invece alla cronaca regionale, al centro troviamo il governatore del Veneto. Le cose per il settore della balneazione dell’Alto Adriatico non vanno bene, ma Zaia a Jesolo, Stefano Bonaccini a Cesenatico e Massimiliano Fedriga a Lignano Sabbiadoro, “si danno appuntamento sulla spiaggia per presentare il loro piano di promozione congiunto sul mercato tedesco”, ovviamente tutto in streaming, scrive il Corriere del Veneto. “L’operazione – continua il quotidiano – si basa su un accordo triennale con un investimento annuale di 300 mila euro (100 mila a Regione) ma si sta già ragionando su possibili implementazioni. Intanto si parte con uno spot tv da 20 secondi che per tutto il mese di luglio passerà per oltre 2 mila volte sulla Web TV di «Wetter.com» (…) e 830 volte su canali tv nazionali privati generalisti”.

Botta e risposta invece tra Veneto e Calabria. Dopo lo spot anti-Nord che dice: “Venite in vacanza da noi, al Nord ci si ammala” – suscitando l’indignazione dello stesso Zaia – , arriva la video-risposta del Veneto. Repubblica lo descrive: “Uno spot del complesso termale di Abano e Montegrotto (il più grande in Europa con una media di 3.200.000 presenze l’anno) e dei Colli Euganei in provincia di Padova che smentisce il video finito al centro delle polemiche”.

 

Economia – Milano Finanza apre con la questione degli aiuti europei e titola: “Frugali con i soldi degli altri”, riferendosi all’Olanda. “Mentre dà lezioni di rigore – scrive sempre MF – , incappa nelle sanzioni dell’Europa”. Rustichelli dell’Antitrust chiede lo stop dei paradisi fiscali: dal “dumping” l’Italia perde 8 miliardi.

Inoltre Mark Rutte, il premier olandese, in un’intervista oggi su Sette (allegato del Corriere della Sera), dichiara “sì ai prestiti, ma niente contributi”, spiegando poi che i rapporti tra lui e il presidente Conte sono molto cordiali sebbene dai media possa risultare diversamente. “L’Italia deve imparare a farcela da sola”, avverte.

La Repubblica apre in prima pagina con i nuovi dati sulla disoccupazione giovanile e scrive: “L’Istat fotografa il dramma degli under 25 dopo la pandemia: la disoccupazione sale al 23,5%. Cancellati in un anno 600 mila contratti a termine. E nel mondo uno su sei ha perso il lavoro”. Il quotidiano fondato da Scalfari continua: “la Commissione europea prova a soccorrere la Generazione Covid con il pacchetto “Bridge to jobs”, vale a dire il rafforzamento della Garanzia giovani che, a partire dal 2013 ha aiutato 24 milioni di giovani a trovare lavoro attraverso stage o apprendistato. Sta di fatto che il tasso di disoccupazione giovanile nella Ue è comunque alto, 15,4%, così Garanzia giovani sarà estesa dai 25 ai 29 anni, con un occhio particolare per i gruppi più vulnerabili (minoranze etniche, disabili o giovani di territori svantaggiati). L’ennesima pacca sulla spalla alla Generazione Covid”.

 

Politica – Procede invece la polemica sull’audio del giudice Amedeo Franco sulla sentenza Mediaset passata in giudicato nel 2013. I testo del colloquio tra il magistrato e Berlusconi è stato pubblicato dal quotidiano Il riformista lo scorso 29 giugno. Nella vicenda spunta anche il terzo “intermediario”, ovvero Cosimo Ferri, leader storico di Magistratura indipendente e allora sottosegretario alla Giustizia del governo Letta (sostenuto anche da Berlusconi). Il giudice, ora defunto, al centro del caso avrebbe confessato a Silvio Berlusconi che la condanna all’ex premier sarebbe stata “guidata dall’alto” e la sezione feriale della Cassazione che lo ha condannato sarebbe stata “un plotone di esecuzione”. Il centro-destra è già insorto e chiede a titolo risarcitorio di nominare Berlusconi senatore a vita. È già partita una raccolta firme organizzata da Libero.

Il Fatto Quotidiano, però, titola in prima pagina “Ecco le prove della bufala pro Caimano” e avverte che questa non è la prima volta che il Cavaliere estrae il coniglio dal cappello. Nell’editoriale di oggi Marco Travaglio elenca tutte le volte che Berlusconi e i suoi “house organ”, dal ‘94 ad oggi, hanno pubblicato accuse poi rivelatesi false per sostenere le proprie tesi o screditare la parte avversaria, sia che fossero magistrati che politici. Infine, il direttore del Fatto rimprovera la nuova direzione di Repubblica “modello sambuca Molinari”: “l’altroieri ha taciuto in prima pagina l’ultimo scandalo della Banda B. (il giudice morto che parla) e ieri ha dato l’ultima parola sul caso indovinate a chi? A B.”.