La Russia in default

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 Non accadeva dal 1917, quando Vladimir Lenin si rifiutò di pagare i debiti sottoscritti dallo zar Nicola II. Oggi, la Federazione russa è in default perché non ha pagato gli interessi sui titoli di Stato emessi in dollari.

Quando uno stato va in default significa che non riesce a pagare i debiti, di conseguenza gli investitori si dileguano.

Il caso della Russia è, però, del tutto particolare perché il mancato pagamento è dovuto alle sanzioni che impediscono alle banche sanzionate di effettuare le operazioni necessarie per i pagamenti. Dal tempo dell’invasione, comunque, gli investitori si erano defilati confermando l’isolamento russo dai mercati.
L’isolamento è la conseguenza delle sanzioni occidentali in risposta all’invasione dell’Ucraina.

Il Fondo monetario internazionale, a gennaio aveva previsto un aumento del Pil russo del più 2,8%, ora, dopo l’invasione, la previsione è del meno 8,5%. Eppure, qualcuno racconta che le sanzioni hanno avuto pochi effetti sull’economia russa.
 

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Fonte: La Russia in default

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