Il 3 giugno abbiamo annunciato il nome della vicentina Cristina Avancini tra i 57 Cavalieri al Merito della Repubblica durante l’emergenza Coronavirus, con la motivazione ufficiale diffusa dal Quirinale.
La sua storia di lezioni a distanza col contratto scaduto è stata poi raccontata anche dal Tg3 delle 19 che con un suo inviato è entrato nella casa di Dueville dell’insegnante (qui il video del telegiornale). Nel servizio viene citata una generica scuola di Vicenza che in realtà è quella di primo grado del quartiere Maddalene di Vicenza, la “Jacopo Cabianca” che ha rischiato di chiudere recentemente per mancanza di nuovi alunni.
Avancini ha fatto supplenza in una classe di quarta elementare, da settembre fino ad aprile, sostituendo la “storica” maestra Donata Cecchetto, assente per malattia e prossima al pre-pensionamento. “Non mi sono sentita di lasciare i miei alunni – racconta – finchè non è rientrata la docente in ruolo li ho seguiti per due settimane nonostante tutto“.
A 40 anni ha deciso di rivoluzionare la sua vita dopo averne passati 18 a gestire un’erboristeria, crescere anche suo figlio ora alle scuole medie. Ora ha scelto la strada dell’insegnamento e sono stati proprio i suoi alunni, attraverso i genitori, a far conoscere al Presidente Sergio Mattarella la sua storia.
Alla maestra Cristina sono giunte le congratulazioni per l’ambito riconoscimento da colleghe e colleghi, alle quali si è unito anche il Comitato Genitori della Cabianca. E in attesa di conoscere le misure del decreto ministeriale per il ritorno sui banchi in sicurezza e per la regolarizzazione dei precari, che deve essere convertito prima della scadenza di domenica prossima, anche per lei oggi, 5 giugno, è stato l’ultimo giorno di scuola.
Forse l’ultimo da “precaria”.
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