La storia dell’Ipab per i Minori raccontata attraverso gli archivi

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Maino e Zocche

“Dall’opera pia all’istituzione pubblica. Una storia raccontata attraverso gli archivi” è il titolo del volume presentato questa mattina nella Sala degli Stucchi di Palazzo Trissino alla presenza dell’assessore alla famiglia e alla comunità Silvia Maino e del presidente di Ipab per i Minori Mario Zocche.

La pubblicazione raccoglie, dopo il primo lustro di attività di Ipab per i Minori, gli archivi e la storia delle quattro Opere Pie da cui l’istituzione discende, proseguendone l’attività: l’Opera Pia Ospizi Marini, l’Ambulatorio pediatrico Principe di Piemonte, la Colonia alpina Umberto I e l’Opera Pia Cordellina, realtà che tra Ottocento e Novecento promossero interventi decisamente innovativi per l’epoca, allo scopo di assicurare istruzione, prevenzione e cura ai minori indigenti della città.

Come ha ricordato il sindaco Francesco Rucco nella prefazione, il volume, arricchito da un ricco repertorio fotografico, consegna alla città e agli studiosi “una storia ed un patrimonio importanti, che in questi anni sono stati valorizzati e incrementati in termini di qualità e quantità delle azioni”, con l’auspicio che si prosegua su questa strada perché “solo una comunità che sa prendersi cura dei più piccoli, in tutte le sfide educative ed assistenziali dei giorni nostri, può dirsi matura e coesa”.

“Significativo – ha detto l’assessore Silvia Maino – è rilevare come realtà nate nei secoli scorsi per far fronte a necessità di carattere prettamente sanitario si siano via via concentrate sull’aiuto alle famiglie bisognose in relazione all’aspetto educativo, tema assolutamente attuale anche ai giorni nostri. Ora che la guida di Ipab per i Minori si avvia ad un naturale ricambio, nel ringraziare il consiglio di amministrazione uscente per l’impegno profuso, l’augurio dell’amministrazione comunale è che si prosegua sulla strada tracciata a sostegno dei bambini più svantaggiati”.

“Nel sottolineare la positività della fusione delle quattro Opere Pie – ha aggiunto il presidente Mario Zocche – oggi riorganizzate in un unico ente la cui attività è fortemente agganciata alla programmazione comunale, con questo libro consegniamo alla comunità la testimonianza di quanto ciascuna delle quattro realtà ha fatto per i minori”.

La pubblicazione è stata curata da Antonio Ranzolin, responsabile per molti anni del protocollo e dell’archivio comunale.

I testi sono stati redatti, oltre che da Ranzolin, dal presidente Mario Zocche e dal segretario direttore Marco Bonafede, che ha collaborato anche alla ricerca fotografica. Ideazione, editing e coordinamento grafico sono di Giovanni Nicola Roca.