Al film “La syndicaliste” di Jean-Paul Salomé è andato il premio “Persona Lavoro Ambiente”, ideato dalla Fai-Cisl e dalla sua Fondazione Studi e Ricerche, nell’ambito della 79ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica de La Biennale di Venezia.
La premiazione si è svolta oggi presso lo Spazio Incontri Venice Production Bridge, nell’Hotel Excelsior del Lido di Venezia.
A motivare la scelta è stata la stessa giuria del Premio, presieduta dal sociologo Ludovico Ferro e composta dall’esperto di cinema Luca Zamparini, del Brooklyn College, il capo ufficio stampa della Fai-Cisl Rossano Colagrossi, la psicologa Greta Scozzi, l’attore Marco Manfredi, con il supporto di un gruppo di studenti dell’Università di Padova.
“Il film – ha scritto la giuria – a partire da una vicenda di cronaca, discute un intreccio di questioni legate al mondo del lavoro, all’economia e al potere, proponendo un modello di sindacato indipendente ma in grado di relazionarsi efficacemente con la politica; vengono ben delineati i risvolti e le ripercussioni nella vita privata tipici dei lavori di rappresentanza, assistenza e ascolto; per nulla secondaria la trattazione delle varie forme di discriminazione di genere che la protagonista si trova ad affrontare”.
Per la menzione speciale sul tema Ambiente è stato scelto il film “Janain mualaqa” (Hanging Gardens) di Ahmed Yassin Al Daradji, che per la giuria “si caratterizza positivamente per un neorealismo contemporaneo di matrice mediorientale e per una regia, una fotografia e un’interpretazione degne di nota”, raccontando una comunità che vive ai margini di una discarica della città di Bagdad, simbolo di degrado ambientale e sociale.
Mentre per la categoria Lavoro sono stati scelti due film ex aequo. “Princess” di Roberto De Paolis è stato apprezzato per aver affrontato “il tema dello sfruttamento in senso ampio e con argomentazioni legate al significato del lavoro”, mentre “Beating sun” (Tant que le soleil frappe) di Philippe Petit per aver ben raccontato le scelte “professionali e morali” di un architetto, promotore di un progetto di rigenerazione urbana e sociale in contrasto con obiettivi di speculazione edilizia e processi di gentrificazione.
Presenti in sala tutte le delegazioni dei film premiati, con registi, attori e produttori. A consegnare i premi, prodotti dalle Vetrate Artistiche Murano del Maestro Stefano Bullo, sono stati il Segretario Generale della Fai-Cisl Onofrio Rota, il Presidente della Fondazione Fai-Cisl Studi e Ricerche Vincenzo Conso e il Presidente della giuria Ludovico Ferro.
L’evento di premiazione è stato anche l’occasione per proiettare al pubblico della Mostra due dei sei episodi che compongono il docufilm “Epos et Labor, ovvero Sei delegato!”, prodotto da Fai-Cisl e Agrilavoro Edizioni con la regia di Alessio Nardin. L’opera si ispira alla ricerca “Dialogo tra generazioni”, Franco Angeli editore, già rielaborata anche in chiave teatrale con lo spettacolo “Il delegato”, e racconta, attraverso una lettura metaforica e mitologica, esperienze e opinioni di sindacalisti del comparto agroalimentare e ambientale.
Per la Fai-Cisl hanno partecipato all’evento anche dirigenti regionali e territoriali con i Segretari nazionali Mohamed Saady, Raffaella Buonaguro, Patrizio Giorni, Massimiliano Albanese.