I primi documenti che attestano la presenza della Torre civica di Mestre risalgono al 1200, quando il borgo di Mestre era retto dalla famiglia dei Collalto. La torre, alta 24 metri, fu ristrutturata nel XVII secolo.
Mestre era una città fortificata con una cinta muraria in mattoni e legno. E’ difficile stabilire l’esatto periodo in cui nacque la città, per mancanza di documenti ufficiali. Il più antico documento pervenuto ai giorni nostri, nel quale compare il nome di Mestre, è un atto di donazione sottoscritto nel 994 da Ottone III (che diverrà nel 996 imperatore del Sacro Romano Impero).
La Torre civica è l’unico reperto che rimane delle 11 torri e torresini eretti tra le mura del Castello di Mestre; alcune parti, come le merlature del tetto, sono state aggiunte nell’Ottocento. Con Castello di Mestre si possono intendere due fortezze distinte, meglio note come Castelvecchio e Castelnuovo, costruite a difesa del borgo e del porto di Mestre.
Dentro il Castelvecchio si trovavano una chiesa, l’edificio del Capitano, un magazzino per le derrate ed alcune case con il loro pozzo.
Vi erano tre accessi al borgo fortificato: torre Belfredo, a ovest, Porta Altino o dei Molini, ad est, e la Torre civica, detta Porta di Borgo o della Loza; in queste porte avveniva anche la riscossione dei dazi sui commerci.
Dal lato della piazza, tra le mura e il borgo, scorreva il fiume Marzenego.
Nel XIV secolo, con la conquista dei Veneziani, tra la torre civica e la vicina torre di Ca’ de Musto, furono costruiti due alti muri che formavano una fortezza inserita nella nuova cinta muraria, chiamata Castelnuovo, che sostituì il Castelvecchio nella sua funzione militare difensiva. Alla fine del Cinquecento la torre civica fu dotata di un orologio.
La Torre di Mestre, nei secoli, ha subito vari rimaneggiamenti a seconda della sua destinazione di utilizzo, fortunatamente però non ne è stata modificata la struttura originaria.
Tra l’Ottocento e il Novecento l’edificio subì due interventi di restauro. Con il primo furono aperti tre passaggi al piano terra, per realizzare un porticato, e due piccole finestrelle sul lato ovest; si demolì la torricella che conteneva la campana collocata sul tetto e tra il 1826 ed il 1828 alla torre venne aggiunta un’elegante merlatura.
Venezia, 6 novembre 2019