“Laboratorio multiculturale di cucina”

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Per favorire la creazione di nuove relazioni e la conoscenza di altre culture, tra giugno e luglio sarà possibile partecipare ad un “Laboratorio multiculturale di cucina” organizzato dall’assessorato alla famiglia e alla comunità del Comune di Vicenza nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Inclusione” e del Programma operativo per la fornitura di prodotti alimentari e/o assistenza materiale di base (PO I FEAD), che fanno parte del progetto “Dom Veneto” di cui la Regione del Veneto è capofila.

“L’iniziativa è una occasione importante per le persone di avere un’opportunità di modificare la propria condizione, di uscire dalla povertà che non è mai solo economica ma anche relazionale e sociale – spiega l’assessore alla famiglia e alla comunità Silvia Maino -. E’ bello pensare che chi vive una condizione di fatica possa per un giorno essere un insegnante e mostrare alla comunità vicentina le proprie competenze, in un contesto di convivialità e serenità”.

Le quattro serate in programma proporranno un’attività pratica che consisterà nella preparazione di piatti tipici di paesi stranieri.

Il primo appuntamento, il 12 giugno, sarà dedicato alla cucina del Perù, il 19 giugno porterà in Marocco e Colombia, il 26 giugno sarà la volta di Nigeria e Senegal per concludere il 3 luglio con il Pakistan.

Gli incontri si terranno dalle 17 alle 19 al ristorante “Real taj mahal” in via Verdi 34 a Vicenza.

Ogni lezione si concluderà con un momento conviviale durante il quale tutti i partecipanti potranno assaggiare i piatti preparati.

La partecipazione prevede un’offerta libera. E’ necessaria la prenotazione che è possibile per una o più lezioni contattando lo 0444222515, o scrivendo a progettisociali@comune.vicenza.it.

Sarà inoltre possibile partecipare ad una quinta serata, gratuita, dedicata alla preparazione di prodotti di bellezza per corpo e viso (creme, trucchi, saponi, scrub) con ingredienti tipici del Marocco.

L’iniziativa si inserisce all’interno del progetto PO I FEAD che prevede, tra l’altro, la realizzazione di laboratori finalizzati all’inclusione sociale.

Preventivamene è stato realizzato un corso di cucina con la partecipazione di 12 persone, in situazione di fragilità e marginalità sociale, che hanno acquisito la certificazione per la manipolazione degli alimenti. Sono state quindi individuate quattro persone che durante i pomeriggi affiancheranno un docente esperto.