(Articolo di Jacopo Maltauro da VicenzaPiù Viva n.7, sul web per gli abbonati).
Cari lettori, mentre scrivo mancano pochi giorni all’Adunata nazionale degli Alpini ospitata nella nostra Vicenza e il clima è già addobbato a festa. Bandiere, negozi, iniziative e volontari dell’A.N.A al lavoro nelle strade e nelle piazze. In questo clima dal sapore festoso, vorrei condividere con voi un auspicio. Anzi, due.
Il primo rivolto alla città, affinché questa attesissima “invasione” di 400.000 penne nere possa costituire davvero un’occasione di grande slancio e di rilancio per tutto il tessuto cittadino, dai commercianti e alle tante associazioni. Non veniamo da mesi facili, il centro storico è in sofferenza e molte famiglie e attività commerciali sono in difficoltà.
Questa novantacinquesima adunata non dovrà essere solo un momento di identità e valori, di celebrazione dell’A.N.A e di festa cittadina, ma anche un’opportunità di intelligente promozione delle nostre bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali. Le Istituzioni coinvolte, a partire dal Comune della città capoluogo, dovranno dare prova di saper sfruttare al meglio questa straordinaria vetrina. Presentando una città curata, servita e vogliosa di accogliere al meglio turisti e famiglie. Il commercio cittadino e il nostro tessuto sociale possono beneficiare molto di questo momento, anche in prospettiva.
Il secondo auspicio cari concittadini, vorrei rivolgerlo ai giovani vicentini, ai miei coetanei anche a chi è un po’ più giovane di me. Si, spero che questa possa essere davvero anche una Adunata dei giovani. Dopo le polemiche che hanno investito le scorse adunate, vorrei che i nostri giovani potessero invece acquisire il senso profondo che lega gli Alpini al nostro paese. Senza strumentalizzazioni, ma con autentico spirito di curiosità e conoscenza. Un’Adunata vicina ai giovani non solo nei termini di una festa che coinvolga tutti ma anche nel senso più profondo, quello di un momento identitario e di crescita per le giovani generazioni oggi racchiuse troppo spesso nel deserto ideale e nella bolla mediatica dei social. Un’occasione per conoscere il volontariato e l’importanza dei valori di cui gli alpini sono portatori: rispetto, amor patrio e solidarietà. La macchina dei volontari è già in funzione e ben rodata, ma in quei giorni ogni braccio in più messo al servizio della comunità cittadina sarà cosa più che preziosa e sicuramente più che apprezzata. Perché non prevedere allora il lancio, a pochi giorni dall’Adunata, di una sezione ad hoc dell’albo dei volontari civici in grado di accogliere giovani che vogliono contribuire alla buona riuscita di questo grande evento?
Pulizia delle vie e delle piazze, punti informativi e di orientamento, gruppi di controllo e monitoraggio. Sono tante le attività che potrebbero vedere i giovani protagonisti in questa grande Adunata nazionale.
Festeggiare ma anche aiutare, capire, far tesoro dei preziosi principi intrisi nell’essere alpino che traspira da sempre nel nostro territorio.
Auspici positivi e costruttivi per un momento significativo per tutta la comunità vicentina che dopo 30 anni torna a vivere una delle manifestazioni più belle del nostro paese, della nostra cultura nazionale.
Infine, allora, il mio augurio di buona adunata a tutti i vicentini e le vicentine e il mio più sincero ringraziamento a tutti i volontari A.N.A e non solo che da mesi preparano, lavorano, organizzano investendo tempo e grandi energie. Grazie! Viva gli Alpini, viva Vicenza!