L’agente di commercio incide sulle vendite on line, Confcommercio: un ruolo che va riconosciuto

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Il mercato sta cambiando sulla spinta della digitalizzazione e anche la figura dell’agente di commercio deve evolvere, così come gli accordi  che regolano i rapporti con le imprese rappresentate.

È il messaggio che arriva dal convegno “L’innovazione digitale cambia il lavoro dell’agente di commercio?”, tenutosi oggi nella sede di Confcommercio Vicenza e organizzato da Fnaarc, la Federazione che rappresenta questa categoria.

Ad aprire i lavori, il saluto di Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza che ha sottolineato come l’innovazione digitale stia “rivoluzionando tutti i settori distributivi, sulla spinta dei nuovi sistemi di comunicazione e l’agente di commercio deve stare al passo con i tempi puntando anche sulla formazione”. “Le opportunità, in questo senso ci sono – ha sottolineato anche il presidente provinciale Fnaarc Paolo Dainese – visto che il Centro Formazione Esac–Confcommercio è accreditato da Enasarco per offrire formazione finanziata alla categoria”. E aggiornarsi è essenziale “perché – ha proseguito Dainese – l’ecommerce è un fenomeno inarrestabile, che dobbiamo conoscere approfonditamente, in quanto il nostro lavoro incide anche sui risultati che le aziende ottengono attraverso le vendite on line”.

Un punto, questo, evidenziato nell’intervento del presidente nazionale di Fnaarc, Alberto Petranzan, che ha anticipato: “nella trattativa per il prossimo rinnovo dell’accordo economico collettivo con le case mandanti proporremo di riconoscere all’agente che opera sul territorio una commissione per tutti quei prodotti e servizi che sulla stessa zona vengono venduti attraverso Internet. E’ indubbio, infatti – ha continuato Petranzan – che con il nostro lavoro “scaldiamo il terreno”, facilitando le vendite on line ed è giusto che questo impegno venga riconosciuto economicamente”. Il presidente nazionale di Fnaarc ha poi sottolineato il ruolo che l’agente di commercio ha nel sistema industriale e distributivo italiano: “l’ossatura della nostra economia non sono le multinazionali – ha affermato – ma le piccole e medie imprese: senza di noi queste realtà sarebbero prive di una rete commerciale, dunque dobbiamo far pesare il nostro ruolo. Allo stesso tempo, però, dobbiamo essere pronti al cambiamento che il digitale impone”.

Proprio su questo tema, durante la conferenza è stata presentata la ricerca “Scenari di cambiamento dopo l’avvento dell’ecommerce”, realizzata da Format Research per conto di Fnaarc, illustrata nello specifico dal responsabile dell’Istituto Pierluigi Ascani. Una serie di dati che dimostrano: “che l’ecommerce è più di un’evoluzione, è una metamorfosi, una sorta di cataclisma, che riserva però anche delle potenzialità”. Se da un lato, secondo Format Research, in Veneto sono il 45,3% le imprese che acquistano on line prodotti e servizi, dall’altro l’indagine nazionale documenta che il 46,5% degli agenti interpellati ritiene di avere un ruolo nei risultati ottenuti dalle aziende sul canale ecommerce e solo il 35,3% ne ottiene, però, un riconoscimento economico. Questa incidenza va valorizzata, così come, ha evidenziato Ascani, “l’agente deve sapersi ritagliare sempre più un ruolo di consulente, che spiega e promuove il prodotto e che diventa fondamentale nei settori ad alto livello di complessità”. Sono molte, dunque, le sfide per questa categoria che in Veneto conta oltre 24mila operatori (circa 3mila nel Vicentino) e che nel Nordest registra la più alta concentrazione territoriale d’Italia (1 agente ogni 219 abitanti).

L’incontro è stato anche l’occasione per altri due focus di interesse per gli agenti e rappresentanti: le novità introdotte nella Finanziaria 2020 –  tema trattato da Paolo Maran responsabile dei servizi Fiscali di Confcommercio Vicenza – ed il sistema previdenziale, considerato che ad aprile ci saranno le elezioni che porteranno al rinnovo degli organi della Fondazione Enasarco, l’istituto pensionistico degli agenti e rappresentanti di commercio. Sul tema è intervenuto Maurizio Grifoni, coordinatore della lista “Enasarco per il Futuro”, che ha spiegato come la coalizione a sostegno di questo schieramento abbia stilato un programma frutto di un profondo studio su tutti gli aspetti dell’ente, così da mettere in sicurezza questa importante istituzione previdenziale. “Enasarco è nata per gli agenti di commercio ed è degli agenti di commercio – ha affermato Grifoni -, per questo dobbiamo invitare tutti i colleghi, con il loro voto, a garantire la massima rappresentatività della categoria nella gestione della Fondazione”.

Per dire che se l’innovazione digitale è il futuro del mercato, non va certo dimenticato un altro aspetto essenziale, sempre per il futuro, vale a dire garantire a questi professionisti un’efficace rete di protezione sociale.