L’edificazione di via Bartolomeo da Breganze s’ha da fare. Attorno alla vicenda degli alloggi Ater nel quartiere Laghetto si era creato anche un giallo relativo alla multa ricevuta dal consigliere comunale Asproso e dall’ex candidato sindaco Maroso per aver esposto cartelli informativi sulla raccolta firme, multe che secondo lo stesso Maroso erano una punizione del Comune per aver “rotto le scatole” sulla questione. Quarantotto alloggi di edilizia residenziale pubblica da destinare prioritariamente agli anziani di Vicenza e uno spazio polifunzionale ad uso collettivo saranno invece realizzati da Ater in via Bartolomeo da Breganze, a costo zero per il Comune. L’intervento, del valore di 8 milioni di euro, è infatti finanziato per 5 milioni e 226 mila euro da un contributo assegnato dallo Stato e per la restante cifra direttamente da Ater per quasi 2 milioni 774 mila euro.
L’operazione è stata formalizzata in questi giorni, con la firma del protocollo d’intesa tra il sindaco Francesco Rucco e il presidente Valentino Scomazzon. “Diamo così il formale via libera – commenta in un comunicato il sindaco Francesco Rucco – a un’operazione non scontata che in un periodo complesso come l’attuale ci consente di non perdere finanziamenti importanti. In un’area destinata ad erp fin dal 2009, quando il Comune l’aveva acquistata da Ipab, realizziamo a costo zero per le casse comunali alloggi di qualità. E saranno alloggi destinati prioritariamente agli anziani che potranno anche contare su uno spazio comune a disposizione delle esigenze sociali e assistenziali dell’intero quartiere”.
“Nei prossimi anni – aggiunge l’assessore al patrimonio Roberta Albiero – anche il settore della casa è destinato a risentire pesantemente degli effetti della crisi. Questo programma, insieme alle altre iniziative che stiamo promuovendo sul fronte dell’edilizia residenziale pubblica, darà risposte concrete alle fasce più deboli della cittadinanza, mettendo a disposizione nuovi alloggi sociali”.
“Esprimo soddisfazione che uno dei più importanti cantieri dal punto di vista economico parta sulla città capoluogo, che ha il maggior numero di domande di alloggi di edilizia residenziale pubblica a livello comunale – conclude Valentino Scomazzon, presidente dell’Ater della Provincia di Vicenza – chiudiamo in bellezza questo mandato in azienda e ringrazio tutto il consiglio di amministrazione di Ater per il pieno sostegno a tale iniziativa, intervento che andrà ad arricchire il patrimonio abitativo della città di Vicenza”.
L’operazione, che ha avuto il via libera del consiglio comunale lo scorso settembre, prevede che il Comune conceda ad Ater il diritto di superficie per 99 anni su 5.309 metri quadrati di terreno con una potenzialità edificatoria di massimo 15.927 metri cubi.
In cambio Ater realizzerà 48 appartamenti di varie metrature, da destinare completamente ad alloggi di edilizia residenziale pubblica riservati prioritariamente a nuclei monofamiliari o bifamiliari di anziani e, in seconda battuta, a nuclei con un solo genitore. Quattro di questi alloggi, peraltro, saranno ceduti in uso da Ater al Comune: 2 assegnabili a nuclei di 1 persona, 1 assegnabile a nuclei di 2 persone, 1 a nuclei di 4 persone. Ater, inoltre, dovrà realizzare uno spazio collettivo di circa 100 metri quadrati da cedere in uso gratuito al Comune, che lo potrà destinare alle diverse esigenze del quartiere con un’attenzione particolare alle problematiche abitative, sociali e assistenziali.
Gli appartamenti e lo spazio polifunzionale troveranno posto in due palazzine costruite in classe A con massima attenzione agli aspetti energetici, tecnologici e alla sostenibilità ambientale. A cura di Ater saranno realizzati anche i parcheggi e le aree verdi esterne.
Dopo la firma del protocollo d’intesa, l’iter del programma proseguirà con la redazione, da parte di Ater, del progetto definitivo che verrà presentato in Comune per l’ottenimento del titolo abilitativo. Successivamente verrà sviluppato il progetto esecutivo che, una volta validato, sarà la base della procedura di appalto per arrivare alla stipula del contratto e al conseguente inizio dei lavori. Le tempistiche dell’iter progettuale, di appalto e di esecuzione dei lavori, saranno comunque correlate all’intervenuta approvazione dei decreti ministeriali attuativi relativi al contributo assegnato dalla Stato.
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