“Esprimiamo solidarietà al consigliere di Coalizione Civica Ciro Asproso che si è visto comminare dal Comune di Vicenza una multa di oltre 400 euro per aver affisso abusivamente alcune locandine nel quartiere dei laghi nell’ambito di una raccolta firme contro l’ennesima cementificazione selvaggia voluta dall’amministrazione di Centro Destra”. Così il circolo di Vicenza di Rifondazione Comunista commenta l’episodio avvenuto a Laghetto e da noi raccontato su L’AltraVicenza, che ha tra i protagonisti anche l’ex candidato sindaco Andrea Maroso (Partito dei Veneti).
“Il primo problema è l’applicazione a fisarmonica dei regolamenti comunali in base alla regola non scritta “sanziona quelli che criticano il potere costituito”: infatti sono rimasti per mesi in bella mostra sui piloni di sostegno del cavalcavia, che dalla rotatoria porta al casello di VI-OVEST, decine di manifesti 100×70 ABUSIVI dei neofascisti per l’anniversario del 10 febbraio inneggianti ad un becero nazionalismo che stravolge la storia e le complesse vicende del confine orientale. Ebbene quei manifesti abusivi rimasero appesi senza alcuna sanzione per anni – prosegue il comunicato di Rifondazione -. Il secondo problema è il regolamento stesso i cui codicilli, scritti in questi decenni da zelanti amministratori e tecnici indifferentemente di centrodestra a propulsione Rucco e di centrosinitra a propulsione Variati, limitano nei fatti la libertà di parola e di critica dei cittadini, sfiancando anche le tenaci organizzazioni che li rappresentano con multe o richieste impossibili da rispettare.
Anzichè creare ulteriori spazi di discussione, ampliare e manuntenere le troppo poche e scarse aree di affissione libera, attualmente presenti nei quartieri come le mosche bianche, anzichè mettere a disposizione delle associazioni e delle organizzazioni politiche gratuitamente le sale e le piazze comunali, le forze politiche che ci hanno governato fin qui, hanno sempre tentato di imbavaqliare il dissenso, le proteste, le critiche che sempre con maggiore frequenze emergono dai territori e dalle periferie”.
“Abbasso dunque i regolamenti fatti per tappare la bocca ai cittadini. Diverse città del nord Europa offrono invece spazi pubblicitari gratuiti per locandine e manifesti culturali e politici su suolo pubblico. Questi siti ufficiali di affissione sono utilizzati esclusivamente per l’esposizione di locandine con contenuto culturale,sociale e politico e rappresentano uno spazio pubblicitario gratuito perfetto per le piccole associazioni per promuovere eventi e manifestazioni di ogni tipo. Sono posizionati – conclude il comunicato – dalle amministrazioni nei luoghi più frequentati e messe a disposizioni gratuita delle organizzazioni politiche e culturali cittadine”.